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La cultura della sostenibilità

italgen

Punto di riferimento dell’attività e della crescita del Gruppo Italcementi, uno dei maggiori player mondiali nei materiali da costruzione che punta all’energia alternativa e all’ambiente con Italgen, società specializzata nella produzione e nella distribuzione di energia elettrica “pulita”

Parola d’ordine sostenibilità ambientale. Un leit motive che accompagna costantemente l’attività e la crescita del Gruppo Italcementi, uno dei maggiori player mondiali nei materiali da costruzione. Come? Basta entrare nel sito di Italgen, spin off del Gruppo che opera come produttore e distributore di energia elettrica sui mercati internazionali, per avere la dimostrazione dei numeri e dell’azione quotidiana a favore dell’ambiente. Nella riproduzione virtuale di un “distributore di energia pulita” vengono riportati, e continuamente aggiornati, i dati riguardanti la quantità di energia pulita prodotta dalle centrali idroelettriche di Italgen nell’anno in corso. Quantità che nel solo 2008 ha raggiunto i 388 gigawattora. È quanto conferma Giuseppe De Beni, Consigliere Delegato Italgen. E nel futuro di Italgen è in corso d’opera la realizzazione di tre nuovi parchi eolici in Marocco, Egitto e Turchia per un capacità installata complessiva di oltre 300 MW.
 
La società Italgen nasce nel 2001 ma l’impegno di Italcementi legato alle fonti rinnovabili inizia in realtà all’inizio del 1900 con la costruzione delle centrali idroelettriche di Dezzo (Val di Scalve – Bergamo) e Mazzunno (Brescia). Cent’anni dopo che peso hanno le fonti rinnovabili nella produzione complessiva di energia del Gruppo?
Italgen si aff accia nel mondo dell’energia nel 2001, anno in cui c’è stato lo spin off dalla casa madre Italcementi. In realtà le 14 centrali idroelettriche, quella termoelettrica e i 400 km di elettrodotto, appartengono al patrimonio del Gruppo Italcementi da oltre 100 anni. La più antica è datata 1908 e sta funzionando molto bene da oltre un secolo. Sicuramente il quantitativo di energia da noi prodotta in termini di “rinnovabili” continua ad essere importante, se confrontato con il sistema nazionale. A livello italiano si producono infatti circa 317 mila gigawattora e di questi il 18 % (58 mila gigawattora) provengono da fonti rinnovabili. In confronto, nel 2008, Italgen ha prodotto 388 gigawattora e di questi ben l’80% (311 gigawattora) provengono da fonti rinnovabili. Questa percentuale così elevata è in linea con le scelte strategiche del Gruppo Italcementi da sempre attento al tema della sostenibilità ambientale.
 
Da dove arriva prevalentemente questa energia?
A oggi gli asset di Italgen sono riconducibili all’idrico e al termico e sono quindi queste le fonti energetiche attuali. Negli ultimi anni però la società ha indirizzato i nuovi investimenti verso progetti nel campo dell’energia eolica. Va poi menzionato che Italcementi ha anche un megawatt installato, grazie ad una serie di pannelli solari, nelle cementerie di Salerno e Vibo Valentia.

A chi è destinata l’energia prodotta dalle 14 centrali idroelettriche in Lombardia, Piemonte e Veneto e dalla centrale termoelettrica?
L’energia prodotta da Italgen era destinata fino a qualche anno fa al cento per cento al Gruppo Italcementi, partendo direttamente dalle centrali idroelettriche e arrivando in primis alle cementerie di Calusco d’Adda, a Bergamo, e di Rezzato a Brescia, e poi via via agli altri impianti nel nord Italia. La sede storica di Bergamo in via Camozzi, ad esempio, è completamente alimentata dalla nostra energia e, dal 1° gennaio 2008, esclusivamente con energia da fonte rinnovabile “certificata”. Oggi, anche alla luce della liberalizzazione del mercato, stiamo allargando il perimetro avviando, ad esempio, iniziative come quella che ci vede insieme ad AB Energie società grossista-trader di energia elettrica. Inoltre, Italgen opera in borsa come grossista, con logica industriale, andando cioè a comprare a copertura di punte che non riusciamo a soddisfare con la nostra produzione, a fronte di impegni assunti con i clienti.

A partire dal 2006 Italgen ha avviato una serie di iniziative a livello internazionale nella generazione di energia elettrica da fonte eolica, in Egitto, Marocco e Turchia. A che punto sono questi progetti?
Italgen ha deciso di mettere a frutto il knowhow e il patrimonio di competenze raggiunto negli anni in Italia, per nuovi investimenti all’estero. Abbiamo privilegiato paesi che sono all’interno del perimetro della casa madre – il Gruppo Italcementi – proprio perché il ciclo di produzione del cemento comporta un notevole consumo di energia elettrica. In particolar modo la nostra attenzione si è focalizzata su Marocco, Egitto e Turchia. La scelta dell’energia eolica inoltre ci permette di acquisire “crediti”, i cosiddetti CER, utili a compensare le emissioni di CO2. In Marocco abbiamo in progetto un parco eolico con una capacità totale fino a 50 MW da realizzarsi in più step, il primo dei quali prevede l’installazione di 5 MW. Confi diamo di arrivare all’autorizzazione defi nitiva entro l’anno in corso. L’impianto produttivo sarà realizzato nel Sud del paese in un’area caratterizzata da una crescente domanda di energia elettrica. Il progetto più ambizioso è in Turchia: un parco con una capacità di 142,5 MW e una produzione annua attesa di circa 470.000 MWh. L’impianto sarà installato nell’area di Balikesir (Turchia Nord-Occidentale) in un altopiano caratterizzato da costanza di vento e dalla vicinanza ai nodi di interconnessione con la rete nazionale di distribuzione elettrica. Con questo progetto Italgen persegue l’obiettivo di riduzione di emissioni di anidride carbonica per un valore di circa 300.000 tonnellate annue. Abbiamo praticamente completato la fase autorizzativa e stiamo lavorando sulla scelta dei fornitori degli aerogeneratori e sulla parte finanziaria. Ci aspettiamo di vederlo costruito e avviato per la fine del 2011. Per quanto riguarda l’Egitto il progetto prevede lo sviluppo di un parco eolico da 120 MW, estendibile successivamente fino a 400 MW, evitando emissioni di anidride carbonica in atmosfera per un valore di circa 257.000 tonnellate annue. Attualmente è in fase di completamento un rigoroso studio di impatto ambientale. Una volta completati questi programmi di investimento ci avvicineremmo all’obiettivo strategico dei 500 MW, di cui quasi il 70% da fonte rinnovabile e il resto da fonte fossile. Sarebbe un ottimo risultato e un salto notevole in termini produttivi tenuto conto che attualmente Italgen ha una capacità installata pari a 126 MW.

Tra gli altri progetti avviati per la riduzione delle emissioni, uno dei più innovativi riguarda i distributori di energia pulita. Di cosa si tratta?
Si tratta di distributori utilizzati per ricaricare i mezzi elettrici aziendali, quali le biciclette e pulmini elettrici, e quelli a disposizione dei dipendenti. Un vero e proprio “ecociclo a impatto zero” che evita l’emissione di CO2 nell’aria e permette di fare 50 chilometri con un pieno al costo di soli 7 centesimi di euro. Pensiamo sia un bell’esempio di “mobilità sostenibile a impatto zero”. L’energia erogata dai distributori infatti arriva direttamente dalle fonti rinnovabili: in questo modo tutta la filiera diventa sostenibile e ci assumiamo la responsabilità di garantirlo. Si tratta di un piccolo spunto che diventa però di grande effetto a giudicare dalle richieste di biciclette elettriche e di distributori che stanno arrivando in sede e la cosa mi fa molto piacere. Abbiamo complessivamente quattro distributori collocati nei parcheggi interni della sede centrale di Italcementi e presso alcune nostre centrali idroelettriche, ma mi piacerebbe vederli distribuiti anche per la città di Bergamo. Sono degli ottimi testimonial per i nostri visitatori: ogni anno infatti ospitiamo circa 2000 ragazzi delle scuole che vogliono scoprire come la forza dell’acqua possa produrre energia elettrica pulita. E di questo aspetto siamo orgogliosi: dobbiamo lavorare per le future generazioni, perché abbiamo la responsabilità di lasciare loro un ambiente più sostenibile.

ll nuovo quadro normativo europeo prevede il raggiungimento, al 2020, di una quota di energia rinnovabile a copertura dei consumi energetici totali del 20% e di una riduzione delle emissioni di gas serra del 20%. Un obiettivo raggiungibile?                 Italgen è di certo in prima fila. In questo senso possiamo dire di avere oneri ed onori. E’ un bell’impegno, c’è la possibilità di crescere e soprattutto c’è la volontà di farlo. Si tratta sicuramente di obiettivi ambiziosi a cui devono corrispondere però regole più chiare. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando in termini di recupero di efficienza per la riduzione del consumo di energia; ogni nuovo progetto del Gruppo è concepito in termini “environmentally friendly”. Il nostro è un contributo alla valorizzazione di produzione di energia da fonte rinnovabile e allo stesso tempo questa produzione di energia genererà dei crediti CO2 che bilanceranno gli impegni che il Gruppo Italcementi deve affrontare nei confronti del mercato. In Italia abbiamo tutte le risorse naturali per rispettare questo obiettivo, quali per esempio vento e sole.

La realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili costituisce un problema o un vantaggio per l’ambiente? Parlo soprattutto dell’impatto sull’ambiente….
I parchi eolici rappresentano i mulini a vento del Duemila ed è chiaro che l’impatto va calibrato. La scelta della localizzazione va studiata e ragionata bene, coinvolgendo il territorio. Oggi si sta parlando di microeolico sui tetti delle case, può sembrare un’esasperazione ma è un segnale di una tendenza e di un’attenzione in atto. Lo stesso vale per i pannelli solari sulle case che ormai si stanno diffondendo ovunque. Di contro c’è l’impatto ambientale e visivo che spesso non trovano tutti d’accordo. La nostra attenzione all’impatto ambientale è sempre alta e rientra nel nostro modo di lavorare, nel nostro DNA. Ad esempio per il progetto in Egitto stiamo conducendo uno studio di impatto ambientale su di un’area di 100 chilometri quadrati pressoché desertica, che risponde ai più alti standard qualitativi.

In quali Paesi avete registrato una maggiore apertura verso le fonti rinnovabili?
Paradossalmente abbiamo registrato un notevole interesse per le fonti rinnovabili in quei paesi dove c’è il petrolio in particolare in tutta la fascia del Nord Africa. Sono economie emergenti che hanno fame di energia ma allo stesso tempo attente alle fonti rinnovabili. Un discorso a parte vale per la Turchia, un Paese a rischio blackout che sta investendo in modo particolare sulle energie rinnovabili, facilitata anche dalla posizione geografica e dalla forte ventosità.

Quali sono gli altri progetti in cantiere per Italgen?
Oltre ai progetti di investimento in Egitto, Turchia e Marocco, abbiamo appena portato a termini una serie di lavori di potenziamento di alcuni impianti idroelettrici; inoltre stiamo aspettando la conclusione dell’iter di approvazione per l’ammodernamento della centrale termoelettrica di Villa di Serio, in provincia di Bergamo, che consentirà una significativa riduzione delle emissioni in un’area fortemente compromessa come la pianura padana. Abbiamo un occhio attento anche in Sardegna dove sono possibili sviluppi nel campo eolico mentre sul fronte internazionale abbiamo una finestra aperta in Bulgaria dove siamo già presenti come Italcementi Group e possiamo quindi capitalizzare la presenza locale. Al di là del ritorno economico degli investimenti, uno dei nostri obiettivi è trasferire certe competenze e un modo di lavorare in paesi emergenti. In Egitto, ad esempio, Italgen ha un team di professionisti danesi incaricati di completare lo Studio dell’Impatto Ambientale; abbiamo ritenuto però importante coinvolgere in modo diretto anche rappresentanti del Ministero per l’Ambiente egiziano e del Ministero per l’Energia egiziano. Quando avremo completato lo studio, i consulenti rientreranno in Danimarca, ma il know how resterà sul territorio egiziano, arricchiti grazie a questa esperienze e a disposizione per nuove iniziative.

Ritratto Azienda
Italgen S.p.A. nasce nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare gli asset energetici di Italcementi Group.Attualmente Italgen produce energia elettrica attraverso 14 centrali idroelettriche in Lombardia, Piemonte e Veneto ed una centrale termoelettrica in Lombardia, interconnesse attraverso una rete di circa 400 chilometri di elettrodotti di proprietà. Nel 2008 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata pari a circa 318 GWh, l’80% della produzione complessiva di energia dell’azienda, che oggi viene destinata per la quasi totalità alle necessità di Italcementi Group. L’azienda è fortemente impegnata alla sostenibilità delle proprie iniziative: opera nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio utilizzando tecnologie sostenibili. Italgen intende aumentare l’approvvigionamento da fonti rinnovabili e avvalersi delle soluzioni tecnologiche di assoluta compatibilità ambientale (Best Available Technology).