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Sul web la Wikipedia della creatività

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Arriva sul web la prima piattaforma italiana che permette ai creativi di aggiudicarsi un progetto in base al ‘crowdsourcing’. Il principio è lo stesso di Wikipedia. Il fondatore è Giulio Ardoino, un informatico di 38 anni originario di Genova

Creativi d’Italia, unitevi. Potrebbe essere questo lo slogan di Best Creativity, la prima piattaforma italiana che punta a mettere a disposizione di tutti i creativi del web l’opportunità di aggiudicarsi un progetto sulla base del principio del crowdsourcing, lo stesso su cui si regge il sito Wikipedia. “E’ un principio in cui credo molto”, dice il fondatore Giulio Ardoino, informatico di 38 anni di Genova che si avvale della collaborazione del web designer Giuliano Ambrosio, 24 anni di Torino. Entrambi, con le loro esperienze passate (il primo ha lanciato un aggregatore di news italiano Zic Zac, il secondo il blog Julius Design) sono un esempio di come anche in Italia ci sono i fermenti di una piccola Silicon Valley.

Come funziona Best Creativity? “Se un’azienda ha bisogno di rifare la veste grafica, il proprio marchio, o studiare una nuova formula di design che la rappresenti, lancia un contest sul sito, praticamente una gara, spiegando le sue richieste e quanto è disposta a pagare – spiega Ardoino -. Nel tempo prestabilito arrivano le proposte dagli iscritti alla gara, l’azienda le esamina, sceglie quella che le sembra migliore e paga il creativo o il team di creativi che l’ha inventata. Sono ammessi non solo i professionisti ma chiunque voglia partecipare, anche studenti o casalinghe. Purché abbiamo un’idea e rispettino le regole del contest”. Ovviamente si può interloquire con il cliente in modo da rendere il progetto finale il più aderente possibile alle richieste. Le proposte che arrivano dalla Rete sono tutte visibili, seguendo un non trascurabile principio di trasparenza.

Chi lancia il contest decreta il vincitore che si aggiudica il premio e consegna anche il progetto nel formato richiesto (solitamente Psd di Photoshop o Illustrator). Tutti i passaggi sono spiegati su http://it.bestcreativity.com/. Per dimostrare che il modello può funzionare Ardoino e Ambrosio hanno lanciato il primo contest proprio per cercare il logo della loro piattaforma: sono arrivate 272 proposte, il vincitore si è aggiudicato 200 euro. E da pochi giorni è attiva un’altra gara, per la Ligure Calcestruzzi, sono già arrivate 116 proposte, anche queste tutte visibili sul sito.

Il progetto e le novità di Best Creativity si possono seguire anche su Facebook e Twitter. Il sito allo stato attuale è in italiano ed è lanciato solo nel nostro paese, ma è stato studiato per essere localizzato in diverse lingue. “Tutta la parte in inglese è già pronta – sottolinea Ardoino – e abbiamo un collaboratore che vive negli Usa. Sarà il prossimo passo”.

Certo non semplice, vista la concorrenza americana che vanta siti con lo stesso meccanismo come, solo per fare un esempio, 99design.com che fa numeri incredibili (“più di 29mila clienti soddisfatti”, si legge sulla homepage) e che è stato addirittura citato da Amazon come case study. “Non so onestamente come riuscirò a fargli competizione, non é semplice avviare in Italia un’attività in grado di competere con l’agilità e i finanziamenti di cui possono godere le attività che nascono all’estero – conclude Giulio Ardoino -. Comunque ci proveremo anche trovando un partner, in corsa. Credo in questo modello e penso possa attrarre investimenti sul web“.