Claind “generatrice” di innovazione
L’azienda di Lenno, nel Comasco, ha sfidato la crisi investendo in prodotti nuovi, diversificati e nell’internazionalizzazione, pur continuando a produrre nel territorio di origine
Internazionalizzazione, diversificazione, alta qualità e per il futuro imminente occhi puntati sulle energie rinnovabili. Sono questi, in sintesi, i pilastri su cui Giovanni Cogotzi, responsabile dell’azienda Claind di Lenno, nel Comasco – nonché presidente dei metalmeccanici comaschi – sta costruendo un solido muro per resistere ai colpi della crisi. Una solidità rafforzata dagli oltre trent’anni di storia e da quel sogno iniziato e realizzato dal padre Lorenzo Cogotzi nel 1979.
“Mio padre è nato come progettista elettronico – racconta Giovanni Cogotzi – e l’azienda nacque ai tempi per la progettazione elettronica fatta per conto terzi. Nel corso degli anni è arrivato a realizzare i propri prodotti tecnologici al servizio dell’industria e in particolare di generatori di gas che trovano largo impiego in diversi settori, riuscendo a consegnarlo al cliente direttamente e off rendo così quel valore aggiunto che oggi fa la diff erenza”. L’azienda produce generatori di idrogeno, di azoto, di aria, purifi catori e strumenti di misura. “I nostri generatori di gas rappresentano un’alternativa alle tradizionali fonti di approvvigionamento dei gas quali forniture di gas compressi in bombola e liquefatti – prosegue il presidente -. Grazie ai generatori, infatti, è possibile produrre tutto il gas necessario presso il luogo di utilizzo, evitando tutti gli inconvenienti tipici delle forniture tradizionali a parità di risultato”. L’azoto viene prodotto grazie a un processo che permette di separare l’ossigeno dall’azoto presenti nell’aria che respiriamo fi no a purezze elevatissime; l’idrogeno viene prodotto attraverso una cella elettrolitica unica, ad alta purezza senza la necessità di ulteriori sistemi di purifi cazione.
L’impresa conta un organico complessivo di 40 persone per un fatturato di circa 7 milioni di euro, con una produzione che tocca i 1.200 pezzi all’anno. Il 2009 ha fatto registrare una leggera flessione rispetto al 2008 ma le prospettive per il 2010 sembrano essere alquanto positive: “In questo primo semestre – spiega Cogotzi – abbiamo registrato valori che vanno a +30%”. La crescita ha interessato soprattutto la nicchia estera con un’internazionalizzazione che arriva a toccare l’80% della produzione totale: “L’internazionalizzazione ci ha premiato. L’80% dei nostri prodotti va all’estero, ma anche in Italia stiamo raccogliendo soddisfazioni per l’alto valore aggiunto dei prodotti”. La gamma di prodotti della Claind è stata sviluppata per far fronte alle esigenze di gas puri di svariati settori dell’industria tra cui il metallurgico, la saldatura lead free, lo stampaggio plastico, il chimico, l’analitico-laboratorio e l’agroalimentare. Ed è soprattutto quest’ultimo che ha permesso la notevole crescita in Italia: “Abbiamo introdotto sistemi che consentono di produrre azoto anche per prodotti agroalimentari”. La parola d’ordine resta comunque la diversifi cazione, ergo rivolgersi a settori diversi garantendo comunque un prodotto di nicchia e unico, come spiega il titolare: “Abbiamo diverse linee di prodotto: il taglio e trattamento dei metalli per il quale serviamo soprattutto clienti in Italia, Inghilterra, Medio Oriente e Spagna; forniamo inoltre prodotti al settore analitico, quello dei centri di ricerca farmaceutici e chimici dove usiamo i nostri prodotti per supportare tecniche di analisi”. Su questo fronte l’azienda, nonostante il contesto economico non favorevole, ha rinnovato la propria gamma di prodotti.
“Abbiamo scelto il periodo di maggior fl essione e ora siamo usciti con queste novità alla fi era di Orlando a marzo, con la collaborazione di una società americana con cui abbiamo coingegnerizzato i prodotti.Abbiamo puntato sul design e sul concept creando prodotti diversi di gamme diff erenti che possono intercomunicare tra loro”. Il settore analitico resta storico per l’azienda con prodotti venduti in tutto il mondo, autoinstallanti e facili da trasportare soprattutto in Spagna, Francia, Inghilterra, Medio Oriente e in Cina. “Il prodotto viene assemblato presso di noi mentre la componentistica arriva da fornitori esterni. Abbiamo l’obbligo morale di mantenere questo volano per la nostra economia locale”. Per arrivare a questi risultati l’azienda ha puntato molto sull’innovazione: “Abbiamo scommesso sull’innovazione del prodotto pur lavorando in un settore tra i più in crisi – spiega Giovanni Cogotzi. Siamo stati premiati perché stiamo facendo registrare una crescita incredibile grazie al fatto che abbiamo prodotti di nicchia su un terreno dove la concorrenza è poca”. Il futuro dell’azienda sarà sempre all’insegna dell’innovazione e, visti i tempi, delle energie rinnovabili: “Non vediamo l’ora si terminare il nostro nuovo prodotto presentato a Orlando per poi iniziare il progetto di una linea completa di generatori di idrogeno. Noi commercializziamo da anni prodotti simili e quello che abbiamo in mente è un prodotto che possa servire nel settore delle rinnovabili perché quello che oggi c’è sul mercato è poco utilizzabile. Per avere successo bisogna naturalmente mettersi in rete e fare uno sforzo insieme a tutti gli attori della filiera”.
La storia dell’azienda Claind
L’azienda Claind viene fondata da Lorenzo Cogotzi nel 1979. Inizialmente la società aveva come scopo la progettazione e costruzione di strumenti per il controllo di impianti industriali, in particolare per il settore farmaceutico. Nel 1985 è passata alla produzione di unità complete di fermentazione, sempre per il settore farmaceutico. Il cuore del prodotto è rimasto il sistema di controllo del processo, abbinato a competenze impiantistiche, che si vanno sviluppando proprio in questi anni. Nel 1988 a Claind viene offerto di sviluppare il sistema di controllo di un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno. Nasce così la collaborazione con una società svizzera specializzata nella produzione di celle elettrolitiche per la realizzazione del primo generatore di idrogeno, la serie “Idrolab”. Successivamente Claind fa diventare suo il prodotto e sceglie di specializzarsi nella produzione e commercializzazione di piccoli elettrolizzatori dedicati al settore analitico ove Claind già operava come fornitore di altra strumentazione. Nel 1991 nasce la collaborazione con Nitrox per la commercializzazione di generatori di azoto basati sul principio PSA. Lo scopo era quello di abbinare l’offerta di azoto con quella di idrogeno, secondo le richieste del settore analitico ed in particolare per la gascromatografia. Negli anni ’90, Claind si concentra principalmente sullo sviluppo di un nuovo elettrolizzatore più robusto ed affidabile rispetto a quello originario. Nasce quindi la collaborazione con il dipartimento di elettrochimica dell’Università di Praga, grazie alla quale Claind acquisisce il know how per la realizzazione di un innovativo sistema per elettrolisi sul quale costruisce una cella molto robusta e più affidabile rispetto alla precedente. La nuova cella subisce diverse evoluzioni fino a divenire il cuore della serie HG2000 attualmente commercializzata. Parallelamente Claind decide di sviluppare la tecnologia PSA iniziando a progettare e a produrre generatori di azoto. Alla fine degli anni ’90 gli sforzi si concretizzano nella realizzazione di una gamma completa di generatori di azoto interamente progettata e prodotta da Claind. Nel 1996 Claind ottiene la certificazione ISO 9001. L’anno 2000 rappresenta un momento di decisa svolta per Claind grazie al lancio di una nuova e innovativa gamma di prodotti per il laboratorio e per l’industria. E’ in questo periodo che si intensifica l’interesse per i prodotti di Claind all’estero grazie anche al consolidarsi di rapporti con importanti distributori collocati in Europa, Medio Oriente e India. Dal 2000 Claind non si rivolge più solo al settore analitico, ma incomincia ad affermarsi anche nel settore agroalimentare e metallurgico grazie ai generatori di azoto industriali della serie PICO e FLO. Nel 2001 viene aperto un ufficio di rappresentanza in Francia allo scopo di intensificare le vendite specialmente nel settore del laboratorio di analisi. Nel 2003 viene lanciata la serie di generatori di azoto N2 MAXI per far fronte alle sempre maggiori richieste di azoto per impieghi industriali e parallelamente decide di affrontare una nuova sfida sul fronte dell’idrogeno. E’ proprio in questo periodo che si da vita ad un progetto molto ambizioso di progettazione di un elettrolizzatore ad alta portata ed ad alta pressione, pensato per il mercato industriale. Tale progetto si concretizza nel gennaio 2007, con l’avvio della commercializzazione della nuova serie HG MAX3 di generatori di idrogeno con portate fino a 30 m3/h a 15 bar. Nel 2006 Claind fa un ulteriore passo nell’ampliamento dell’offerta nel mondo dell’azoto industriale con lo sviluppo della serie LASER GAS, un innovativo generatore di azoto ad alta pressione. Nel 2007 Claind sviluppa la serie completa HGMAX oltre a importanti progetti con clienti OEM nel settore azoto industriale. Durante il 2008 Claind afferma la sua presenza sui mercati esteri, consolidando allo stesso tempo un trend di crescita del 20% annuo.