Spostare qualche mobile, scegliere i complementi con il giusto stile, azzeccare la palette di colori, curare l’illuminazione e l’atmosfera: con queste azioni una casa può davvero cambiare volto, diventando più bella e accogliente senza interventi strutturali. Avere occhio e gusto per tutto questo può essere il punto di partenza per ottenere un guadagno extra o addirittura avviare un’attività a tempo pieno: perché quando si cambia il look a un immobile con il preciso scopo di venderlo rapidamente e bene, a un preciso target di acquirenti, allora non siamo più nel campo dell’hobby ma parliamo di Home Staging, l’arte della valorizzazione immobiliare, una competenza sempre più richiesta dal mercato.
«La disciplina è nata negli USA ed è nota appunto con il suo nome inglese, ma anche da noi è diffusa da tempo, tanto da far parte ormai della casetta degli attrezzi di architetti, interior designer e professionisti del settore – afferma Fosca de Luca, home stager e redesigner, autrice di saggi sull’argomento e fondatrice dell’Accademia Italiana Staging & Redesign di Bologna –. La novità degli ultimi anni è che attira anche un pubblico generalista: oggi il 75% dei nostri allievi e allieve (il 95% sono donne) ha un background che nulla ha a che vedere con il settore immobiliare».