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Lombardia regina dell’innovazione: quasi un’invenzione su tre in Italia

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Sono 1.946 gli inventori e oltre 12 mila i brevetti depositati. Milano la più innovativa, seguita da Brescia, Varese e Bergamo. Al via anche un bando europeo da 140 milioni di euro per le imprese che operano nel settore delle nanotecnologie

Sono 1.946 gli inventori che nel 2008 hanno scelto la Lombardia per depositare i loro ritrovati, quasi uno su tre in Italia (30,4%). Milano la più innovativa con oltre 1.600 domande (25% nazionale), seguita da Brescia con 169 (2,6%) e da Varese e Bergamo che superano le 40 ciascuna (0,7%). Ma oltre alle invenzioni, in Lombardia sono state depositate nel corso del 2008 anche 9.510 domande per marchi nazionali (26,6% del totale italiano) e 586 tra disegni e modelli di utilità (25%), per un totale che supera i 12 mila brevetti (il 27,1% italiano) Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del proprio ufficio brevetti e marchi e UIMB (Ufficio italiano marchi e brevetti) al 2008.

La Camera di Commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale per l’innovazione Innovhub, e lo Sportello APRE Lombardia hanno annunciato la presentazione il 3° bando europeo sulle nanotecnologie, che uscirà il 19 novembre 2008. Con una dotazione finanziaria complessiva di circa 140 milioni di euro, questo bando interessa un ampio numero di settori produttivi, dai tradizionali ai più fortemente tecnologici. Con particolare attenzione per le piccole e medie imprese. Il bando 2009 prevede infatti al suo interno il lancio di sei bandi per sei diversi tipi di finanziamento sempre nel settore delle nanotecnologie, con propri budget e scadenza.

“Le piccole e medie imprese – ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di InnovHub, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’innovazione – si trovano ad operare in un contesto nazionale e internazionale estremamente complesso e in continua evoluzione. Il principale strumento che hanno a disposizione per essere competitive è l’innovazione. Anche per questo è importante offrire loro un quadro delle opportunità offerte, anche a livello europeo, per aiutare e favorire la loro capacità di innovare a livello tecnologico, organizzativo, di prodotto e di processo”.