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Cina e Oriente guardano alla tecnologia lombarda

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Nel 2008 Europa a picco, ma è boom dell’Asia orientale che si piazza dopo la UE. Un business da 33 miliardi di euro, quasi la metà dell’interscambio nazionale. In testa i prodotti farmaceutici, chimici e botanici, poi gli aeromobili e veicoli spaziali. Tra le province spiccano Milano, Varese e Pavia

Sarà che l’Italia in questo momento nel mondo piace, a  partire dall’automobile. Sarà che le tigri orientali puntano alla tecnologia in periodo di crisi e stanno imparando da quella lombarda, forse per diventare a  loro volta fornitori competitivi. Comunque se l’innovazione lombarda risente della crisi dal lato dell’import, con un calo del 5%, tiene l’export (-0,1%). A  puntare sulle tecnologie lombarde i Paesi dell’estremo oriente (export verso di loro +26%), primi Cina e Giappone. Che scavalcano in classifica gli altri paesi europei e si piazzano al secondo posto tra i principali Paesi che guardano alle tecnologie “made in Lombardy”, che significa anche “made in Italy”, quasi il 40%  dell’export avanzato nazionale arriva da qui.   Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2008.
Bioinitaly. E di innovazione e biotech si è parlato oggi alla seconda edizione di BioInItaly, evento organizzato da Assobiotec Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, e Innovhub, azienda speciale per l'innovazione della Camera di commercio di Milano.

Quali province lombarde. Un export di prodotti innovativi che sfiora i 10 miliardi di euro e un import di oltre 23 miliardi. La Lombardia con oltre 33 miliardi di euro copre, così, il 49,5% dell’interscambio italiano con il mondo. Tra tutte le province lombarde è Milano a sbaragliare la concorrenza con il 63,3% delle esportazioni regionali e il 38,7% dell’interscambio nazionale. Seguono Varese e Pavia con rispettivamente e il 17,9% e il 6,9% delle esportazioni regionali.
Quali prodotti tecnologici. Tra le merci innovative lombarde più esportate nel mondo spiccano i prodotti farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali con il 35,8% sul totale delle esportazioni regionali, quindi aeromobili e veicoli spaziali con il 15,1% e strumenti ed apparecchi di misurazione, di controllo, di prova, di navigazione e simili con il 13,2%.
Quali Paesi. Le esportazioni lombarde di prodotti innovativi sono dirette soprattutto verso l’Unione Europea (55,4%), ma anche verso l’Asia orientale (10,3%), Paesi europei non UE (9,7%) e America settentrionale (8,5%).

“La Camera di commercio di Milano è da tempo sensibile ed attenta ai temi dell’innovazione e del trasferimento di tecnologia e know how come strumenti di sviluppo e competitività imprenditoriale – ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Innovhub, Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano per l’innovazione – . In questa direzione vanno le attività di Innovhub, e la nostra collaborazione a BioInItaly,  un’iniziativa che collega imprese ed investitori offrendo un’opportunità concreta di sviluppo al settore biotech, consapevoli che proprio l’innovazione costituisce un elemento su cui continuare a puntare soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. In questa seconda edizione di BioInItaly Innovhub ha focalizzato il proprio supporto su sessioni di academy per le imprese intenzionate a presentarsi agli investitori, affinché queste potessero arrivare preparate nel migliore dei modi e presentare le loro idee di business al meglio”.