Economia milanese prima in Italia

A Milano record nazionale di cariche in imprese, ma quasi la metà è nato in altre province. Emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio che ha rilevato quanto ancora oggi l'economia milanese sia aperta e capace di accogliere chi viene da fuori
Sono 515 mila le persone a Milano impegnate in un’attività imprenditoriale, tra titolari, amministratori, soci, record nazionale col 7%. La maggior parte ricopre una carica nelle imprese medio – grandi, le ditte individuali infatti sono solo 100 mila, il 3% del totale italiano. Ma i milanesi contano meno della metà (47,5%), il resto degli imprenditori arriva da fuori. Come Milano, anche Monza e Prato hanno un’economia che cresce grazie al contributo umano esterno. Al contrario di Lecce, Bari e Napoli dove le imprese sono soprattutto dei concittadini in nove casi su dieci. Da dove arrivano le risorse umane per le imprese milanesi ed italiane? Le province che esportano più cariche di impresa sono Crotone, Vibo Valentia, Enna, Monza e Brianza: quasi la metà di chi detiene una carica in un’impresa, ce l’ha fuori provincia. Scarsa invece la mobilità a Bolzano, Trento, Aosta e Brescia. In realtà, i più attivi d’Italia nelle attività imprenditoriali (tra titolari, soci, amministratori, ecc.) sono i napoletani, con 413 mila cariche in imprese, il 5,5% nazionale. Seguono Roma (371 mila) e Milano (quasi 359 mila). Al quarto posto Torino (265 mila cariche). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009.
“Oggi un’economia come quella milanese, ancora motore dello sviluppo in Italia, è un’economia aperta, capace di accogliere il contributo di chi arriva da fuori – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. A maggior ragione in una realtà che si fa sempre più globale, dove la mobilità tra persone supera anche le barriere fisiche e territoriali. Ecco perché occorre puntare sempre di più sulle infrastrutture, territoriali e umane, sulla capacità di attrarre, tutti elementi determinanti per il decollo di un’impresa. Perché proprio sulle persone e sulla partecipazione si costruiscono progetti importanti, necessari per ritrovare un’identità nuova e moderna che parte proprio dall’apertura e dalla condivisione. E questo è ancora più vero nei momenti difficili, che vanno affrontati con determinazione per porre le basi del nostro futuro”.