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La lana di roccia: dalla Danimarca all’Europa una storia ecocompatibile

PaoloGuanzani

L’azienda nata nella metà dell’Ottocento festeggia un anniversario importante e si conferma leader nel mercato degli sportelli ATM. Il vice presidente Danilo Rivalta ci racconta le novità in cantiere a cominciare dal nuovo payoff “Innovation Delivered”

Una storia iniziata dalla Danimarca per poi approdare in tutta Europa, fino a toccare Canada e Malesia. Una storia che vede come protagonista assoluta la lana di roccia, un prodotto completamente naturale e dotato di un’elevata capacità di isolamento termico. Ed è proprio la lana di roccia il motivo del successo internazionale del Gruppo Rockwool, il più grande produttore mondiale di questo materiale eco-compatibile, utilizzato per isolare dalla dispersione di calore e dal freddo, scoperto sulle isole Hawaii agli inizi del secolo e oggi utilizzato per l’isolamento termo-acustico e la protezione incendio. “L’azienda è nata nel 1937 in Danimarca – spiega Paolo Guanzani, Business Unit Director di Rockwool Italia – .Nel corso degli anni l’azienda si è sviluppata in tutta Europa, da Nord a Sud, da Est e Ovest.

Conta complessivamente 23 stabilimenti, di cui 3 in Canada e uno in Malesia. Gli altri in Europa”. Sfruttando le particolarità della lana di roccia il Gruppo da sempre opera sul mercato per “migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza antincendio, l’acustica e il clima interno degli edifi ci”. Un dato per tutti: nel solo 2008, grazie agli isolanti prodotti e installati da Rockwool, sono stati risparmiati oltre 200 milioni di tonnellate di CO2. “I nostri prodotti – spiega Guanzani – sono utilizzati nei sistemi antincendio e nelle applicazioni marine, nei controsoffi tti acustici, barriere antirumore, attorno ai macchinari rumorosi, nei muri e sui tetti, sotto il pavimento o addirittura sotto i binari, la lana di roccia protegge dall’inquinamento acustico.

È inoltre un eccellente isolante termico”. Cuore pulsante dell’attività di Rockwool è il Centro di ricerca che ha sede a Hedehusene, in Danimarca. L’edificio stesso nel 2000 ha vinto l’award come “The world’s most energy efficent office building”. “L’attività di ricerca – prosegue Guanzani – si svolge prevalentemente in Danimarca e si sviluppa seguendo tre fi loni principali: tecnologia, materiali e applicazioni. Sul fronte dei mercati, ad oggi i più maturi sono sicuramente quelli del Nord e centro Europa dove la cultura dell’isolamento è diff usa da molti decenni.” La ricerca e la mission di Rockwool si sono tradotti nel 2005 in un vero e proprio progetto in tema di edilizia; si tratta della casa passiva di Cherasco, in provincia di Cuneo, progettata in piena sintonia con la tradizione locale e il design italiano, dall’architetto Maria Grazia Novo. “L’iniziativa – commenta Paolo Guanzani – ha avuto un ottimo successo perché è stata costruita in perfetto stile e design italiano.

Grazie a questa soluzione innovativa si minimizza la dispersione energetica sfruttando l’energia passiva gratuita fornita dal sole, dal corpo umano e dal calore degli elettrodomestici. I risparmi energetici ottenuti compensano più che ampiamente il 5-15% di investimento in più. Una casa normale mediamente consuma 15 litri di gasolio l’anno al metro quadrato. Nella casa passiva si arriva ad un consumo di 1,5 litri di gasolio l’anno. Stiamo lavorando per cercare di esportare questo modello su tutto il territorio nazionale”. Dati alla mano, la casa passiva impiega il 90% di energia in meno rispetto alla casa media europea e l’80% di energia in meno rispetto ad una moderna abitazione. In particolare la bolletta della casa passiva di Cherasco risulta particolarmente “leggera” (circa 300 euro per riscaldamento e acqua calda), soprattutto se confrontata con quelle del vicinato, che per un’abitazione di pari metratura supera i 3.000 euro.

L’impegno del Gruppo non si ferma alle sole residenze private ma si concentra anche sugli edifi ci pubblici, dalle scuole agli asili (Rockwool parteciperà insieme ad altre aziende alla realizzazione di un asilo nelle zone terremotate dell’Abruzzo). Infi ne, un innovativo progetto pensato e sviluppato da Rockwool Building School, società di consulenza che off re un’analisi a 360 gradi su tutti gli aspetti legati alla progettazione a basso impatto energetico e a elevati standard acustici. Si tratta di un nuovo soft ware, EBA 2009 (Effi cient Buildings Analysis), indirizzato a progettisti e architetti; può essere utilizzato per la corretta impostazione preliminare del progetto architettonico, per impostare un lavoro che garantisca elevati standard di efficienza e per verifi care e analizzare le prestazioni energetiche dell’edifi cio progettato.

Sul tema del risparmio energetico e dell’effi cienza energetica degli edifi ci si guarda al futuro con ottimismo, grazie a una maggior sensibilità che inizia a farsi sentire anche in Italia: “Il tema energetico è di grande attualità e soprattutto in tempo di crisi è diventato per molti sinonimo di risparmio e quindi ben visto – spiega Paolo Guanzani -. A questo si aggiunge una normativa europea che ha segnato traguardi e obiettivi che siamo obbligati a rispettare e che contribuirà signifi cativamente anche alla riduzione delle emissioni inquinanti”.
 
Ritratto azienda

Il Gruppo Rockwool, fondato nel 1937, e il piu grande produttore mondiale di lana di roccia, materiale eco-compatibile utilizzato per l’isolamento termo-acustico e la protezione incendio. Con sede centrale in Danimarca (vicino a Copenhagen), conta ad oggi circa 8.000 dipendenti in oltre 30 Paesi e stabilimenti produttivi dislocati tra Europa, Nord America e Asia. Il Gruppo e presente da oltre 10 anni nel mercato dell’isolamento termico e acustico in Italia, dove ha raggiunto nel 2008 un fatturato di circa 46,6 milioni di Euro. La mission del gruppo consiste nel fornire soluzioni esclusive e convenienti ai propri clienti, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in oltre 70 anni di attivita, per aiutarli a migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza antincendio, l’acustica e il clima interno degli edifici.