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Economia/Imprese

Imprese femminili: nonostante la crisi un anno “in rosa”

imprenditrici

Nonostante la crisi cresce il numero delle nuove imprese gestite da donne: i dati dell'Osservatorio dell'Imprenditoria femminile (Unioncamere) hanno registrato, nel primo semestre 2009 un aumento pari all'1,5%. La Lombardia è la regione con maggior concentrazione di imprese femminili

La crisi economica morde, ma non scoraggia le donne italiane con la vocazione di imprenditrici. Nei passati dodici mesi, la galassia delle imprese guidate da donne o con forte presenza femminile (circa un quarto del totale delle imprese italiane) ha infatti continuato a crescere, aggiungendo al 30 giugno scorso altre 21.342 unità a quelle esistenti un anno prima. Il bilancio positivo ha portato così il totale delle imprese registrate presso le Camere di commercio a 1.446.543 unità, corrispondente ad una variazione dello stock dell’1,5% a fronte di una sostanziale stabilità dello stock complessivo delle imprese italiane (diminuito dello 0,2% nel periodo). 

Questi i dati più significativi che emergono dalla foto scattata dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile, l’indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio presso cui operano, sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 tra Ministero dell’Industria e Unioncamere – i Comitati per l’imprenditoria femminile. Composti da rappresentanti delle associazioni di categoria presenti sul territorio, i Comitati hanno il compito di realizzare e favorire azioni promozionali a 360 gradi per la valorizzazione dell'imprenditoria femminile, tra cui il concorso “Maglia rosa”, ideato per scoprire nuovi talenti, premiare le imprese e valorizzare le attività dei soggetti che operano per favorire le pari opportunità, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la qualità del lavoro e l’innovazione (maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.unioncamere.it).

“In un’Italia dove il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi in Europa e in cui, alla limitata partecipazione delle donne al mercato del lavoro, si associa una scarsa presenza ai posti di comando, la componente dell’imprenditoria in rosa si dimostra una preziosa risorsa per garantire un importante contributo al coinvolgimento delle donne nella vita economica del Paese”. Così il commento del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ai dati illustrati nel corso della conferenza stampa.
“Purtroppo – ha proseguito il Presidente di Unioncamere – sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro. Alle istituzioni spetta di mettere in campo interventi mirati volti a sostenere le migliaia di donne che ogni anno rischiano in proprio, anche con strumenti e risorse specifici. Il sistema camerale ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia mantenendo accesi i fari sul fenomeno con la pubblicazione – all’inizio del 2010 – del Secondo Rapporto Nazionale dell’Imprenditoria Femminile; sia sostenendo il lavoro dei Comitati in tutto il territorio con il lancio della rete degli sportelli per l’imprenditoria femminile in 85 tra Camere di commercio provinciali e Unioni regionali”.