Alimentare: l’artigianato sfida la crisi

Secondo le rilevazioni di Confartigianato, in un anno difficile come quello appena trascorso, il settore alimentare artigiano ha fatto registrate il record di nascite imprenditoriali: + 1,6%, pari a 1.318 aziende in più da settembre 2008 a settembre 2009
Le regioni dove nell'ultimo anno si è registrato il maggiore aumento di imprese artigiane del settore alimentare sono la Puglia (+ 3,7%), seguita dalla Sardegna (+ 3,4%), dalla Lombardia (+ 3,3%), dal Piemonte (+ 2,7%), dalle Marche (+ 1,8%) e dalla Toscana (+ 1,7%). Un boom destinato a consolidarsi durante le festività natalizie: secondo Confartigianato, infatti, i consumi di prodotti artigiani aumenteranno del 2% rispetto a Natale 2008. Tra le specialità più gettonate sulle tavole natalizie vi sono, come sempre, i dolci: i consumi di quelli tipici, secondo Confartigianato, dovrebbero attestarsi sui 50.000 quintali per un valore di circa 70 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, panettoni e pandoro artigiani, Confartigianato prevede che potranno essere raggiunti i risultati del 2008 quando ne furono venduti 120.000 quintali per un valore di 240 milioni di euro.
Sotto controllo i prezzi. I pasticceri artigiani si sono impegnati a mantenerli invariati rispetto allo scorso anno. Per panettoni e pandoro artigiani vanno da 14 a 20 euro al Kg. Per il torrone il costo va da 10 a 13 euro al Kg. In Italia – secondo i dati di Confartigianato – le pasticcerie e i panifici artigiani sono quasi 45.000, danno lavoro a 166.000 addetti. Rappresentano l'87,7% del totale delle aziende del settore dolciario. La passione degli italiani per i dolci artigiani è testimoniata anche dal fatto che il nostro Paese contende alla Francia il primato per la diffusione di forni e pasticcerie: in Francia vi sono 72 imprese di questi settori ogni 100.000 abitanti, in Italia 66 imprese ogni 100.000 abitanti. Seguono a grande distanza paesi come la Spagna, con 24 imprese ogni 100.000 abitanti, e la Germania, 18 imprese ogni 100.000 abitanti.