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Economia/Imprese

Contratti bancari sotto la lente della Camera di Commercio

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Nominata la Commissione che esaminerà i contratti con i consumatori. Una impresa finanziaria su cinque in Italia parla lombardo, Milano, Brescia e Bergamo tra le prime dieci province italiane. E, nonostante la crisi, il settore in un anno resta stabile

Al via la Commissione tecnica di esperti della Camera di commercio di Milano per monitorare i contratti bancari e verificare l’esistenza di eventuali clausole vessatorie e inique. E nel 2009 la Lombardia è la regina della finanza d’Italia con 20.541 imprese attive nel settore su un totale italiano di oltre 107.000, un’attività finanziaria italiana su cinque parla quindi lombardo. Seguono il Lazio con 12.726 imprese (l’11,8% del totale italiano) e, terzo, il Piemonte con 9.440 imprese (8,8%). In alcuni comparti le imprese lombarde hanno un peso ancora più rilevante: 34,1% nell’intermediazione monetaria e finanziaria e 36,7% nelle assicurazioni e fondi pensione. Milano è la prima provincia lombarda con 8.358 imprese, pari al 40,7% del totale regionale e al 7,8% di quello nazionale ed è prima in Italia per banche e imprese assicurative. Brescia con 2.544 imprese, pari al 12,4% regionale e al 2,4% dell’intero settore finanziario italiano, raggiunge il quinto posto nella classifica generale italiana. Buono il risultato anche di Bergamo che con 1.930 imprese pesa il 9,4% in Lombardia ed è ottava in Italia con una quota complessiva del 1,8% sul totale nazionale. E nell’ultimo anno, nonostante le difficoltà internazionali, l’intero settore in Lombardia è rimasto stabile con Lodi, Cremona e Pavia le province più veloci, rispettivamente +3,4%, +3,1% e +1,7%.  Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese anni 2009 e 2008.

Contratti bancari: al via la Commissione tecnica di esperti. È composta da illustri giuristi quali il  Prof. Avv. Giorgio De Nova, il Prof. Avv. Aldo Dolmetta e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano Avv. Paolo Giuggioli. Il Servizio Armonizzazione del Mercato, preposto dalla Camera di commercio di Milano per seguire l’intero iter, si avvia al monitoraggio dei contratti bancari per verificare l’esistenza di eventuali clausole vessatorie/inique e redigere un Parere motivato sulla materia. Inoltre la Commissione coglierà l’occasione per accertare la conformità delle clausole contrattuali alle novità legislative che hanno recentemente interessato questo settore. In particolare, si inseriscono in questo contesto le nuove disposizioni della Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, focalizzate sulla correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti, e la norma volta a specificare gli obblighi informativi dei prestatori dei servizi di pagamento e a disciplinarne le responsabilità secondo una linea comune a tutti gli Stati membri della Comunità Europea. Oltre alla verifica dell’applicazione della riforma della commissione di massimo scoperto.

“L’iniziativa – ha dichiarato Lucia Moreschi, consigliere della Camera di commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori – rientra nell’ambito del consueto monitoraggio, ai sensi della Legge 580/1993, sulle clausole vessatorie e inique eventualmente presenti nei contratti che il consumatore stipula. La Camera di commercio ha deciso di focalizzare la propria indagine sul delicato settore dei contratti bancari di conto corrente e di incasso e pagamento, un tema particolarmente sentito in questa fase di difficoltà economica”.