Formigoni: Lombardia locomotrice del Paese

La nostra Regione si conferma la locomotrice economica del Paese con una produzione che rappresenta il 21% del Pil. Più di un quinto del valore aggiunto italiano è prodotto in questo territorio. Emerge dal rapporto Irer
Regione Lombardia nella duplice veste di locomotiva economica del paese, con un sistema produttivo capace di affrontare meglio di altri la crisi, e di laboratorio di innovazione politica, come dimostra la battaglia portata avanti per il federalismo che non è "eversione, ma solidarietà responsabile". Roberto Formigoni, nel suo intervento alla presentazione del rapporto Irer di fine legislatura, rivendica il ruolo svolto alla guida della Regione Lombardia caratterizzata da un modello di "governance" basato sulla sussidiarietà e sul partenariato "che coinvolge tutti e di cui vado molto orgoglioso". Per il futuro, invece, la parola chiave è "innovazione" per consolidare il ruolo della Lombardia come una delle 15 regioni più dinamiche al mondo, grazie anche a "un gioco di squadra" sempre più efficiente fra pubblico e privato.
Nel dettaglio dal rapporto Irer, consultabile online da tutti i cittadini, emerge che sotto il profilo economico il Pil della Lombardia rappresenta il 21% di quello nazionale e più di un quinto del valore aggiunto italiano è prodotto in questo territorio, dove la spesa in R&S è la più alta d'Italia (dati Istat 2007). L'apporto lombardo è particolarmente rilevante nel settore industriale, dove rappresenta il 26,2% del valore aggiunto nazionale, e nel settore dei servizi con il 19,5%, ma è giunto a maturazione anche il processo di terziarizzazione dell'economia lombarda, che rappresenta il 65% del valore aggiunto regionale. La Lombardia nel contesto italiano si conferma una regione leader anche nel comparto artigiano, poiché concentra il 18,2% delle imprese, il 20% dell'occupazione e quasi il 20% del valore aggiunto. Sul fronte del commercio con l'estero, le esportazioni lombarde rappresentano il 28% del totale delle esportazioni nazionali e il 33% delle importazioni italiane transitano per la Lombardia