Produzione in salita: dalla Lombardia il via alla ripresa

Torna il segno positivo nella produzione industriale lombarda. Il terzo trimestre del 2009 ha registrato una risalita dello 0,4%. E l’indice della produzione industriale è tornato a quota 94,1 rispetto al 100 del 2000
L'indice della produzione industriale in Lombardia ha segnato nel quarto trimestre un incremento destagionalizzato dello 0,4% a 95,1 punti. E' quanto emerge dall'analisi congiunturale su industria e artigianato manifatturiero di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia, secondo cui si è registrato anche un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria. Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). Quindi per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76.
Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua (-9,4%) che rispetto al trimestre precedente (-1,4%), con l'indice che scende a quota 92,8 (dato destagionalizzato). Per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Il tasso d'utilizzo degli impianti conferma il recupero della produzione: per l'industria sale al 65,3% e per l'artigianato a quota 59,6%. Gli ordinativi acquisiti dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera (+2,6%) mentre tendono ad azzerare la caduta nella componente interna (-0,6%). Rispetto al trimestre precedente entrambe le componenti registrano un incremento: +3,3% gli ordini dall'interno e +2,0% gli ordini dall'estero. La quota del fatturato estero sul totale si attesta al 35,5%. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini si assesta a 45 giornate. Le imprese artigiane registrano ancora una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% destagionalizzato) e una variazione praticamente nulla per l'estero (-0,1%).
L'occupazione all'interno del trimestre è ancora in flessione per l'industria con un saldo del -1,5%. Anche per fattori stagionali S in accelerazione il tasso di uscita che passa dall'1,5% al 2,4%, mentre il tasso d'ingresso rimane stabile allo 0,9%. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). Andamento simile per l'artigianato che registra un tasso d'uscita del 2,9% in accelerazione e un tasso d'ingresso stabile all'1,2% (-1,6% il saldo del trimestre)
Il 51% delle imprese industriali ha realizzato investimenti nel 2009 e il 42% prevede di realizzare investimenti nel corso del 2010. Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008 (determinato essenzialmente dai minori investimenti delle aziende maggiori). Per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al 2009. Le imprese artigiane hanno realizzato investimenti nel 2009 nel 35% dei casi e il 22% prevede di investire nel 2010. Gli investimenti del 2009 hanno registrato un incremento del 4,6% rispetto all'anno precedente. Per il 2010 le imprese artigiane prevedono un incremento molto simile (+4,5%).
Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Le aspettative sulla domanda estera confermano il saldo positivo gia' registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre piu' all'ingresso nell'area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell'artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera.