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Economia/Imprese

E’ boom di aziende “in rosa”

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Le imprese lombarde sono sempre più rosa: in un anno la crescita percentuale è stata del 3,2 per cento. E sempre più donne occupano settori un tempi tipicamente maschili: dal trasporto all'informatica, dalla vigilanza all'investigazione

Sempre più donne lombarde protagoniste in settori che per l’immaginario collettivo sono tipicamente maschili. Per esempio fra i magazzinieri, quasi uno su cinque è donna (19,3% del totale delle ditte individuali lombarde nel settore) come oltre un gestore attività sportive e di intrattenimento su quattro (26,6%). Ma anche chi si rivolge ad un’agenzia di vigilanza o investigazione troverà che circa una su sette ha un titolare donna (13,9%) mentre la presenza femminile è dell’11,4% tra i produttori di software e consulenti informatici, dell’8,7% tra gli addetti alla riparazione di computer e altri beni. Vedono rosa anche la ricerca e lo sviluppo (31,3%). In totale, se si considerano tutte le nature giuridiche, quello delle imprenditrici lombarde è un esercito che supera le 176 mila unità, cresce del 3,2% in un anno e rappresenta oltre un quinto dell’universo imprenditoriale regionale (circa il 20%). Tra le province lombarde, in un anno, la crescita riguarda soprattutto Milano (+4,7%), Bergamo (+3,9%) e Lecco (+3,5%).
E se in generale le aziende “in rosa” si concentrano soprattutto nei settori più tradizionali del commercio (26,9%), del manifatturiero (11,6%) e nelle attività immobiliari (9,9%), non mancano le specificità provinciali.

Le bresciane e le pavesi preferiscono l’agricoltura (rispettivamente 20% e 16% del totale delle imprese femminili lombarde nel settore), le mantovane la silvicoltura (32%). Negli altri settori Milano fa la parte del leone ed è prima nell’industria del legno (22%) e dell’editoria (76%), nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (25%), nella produzione di metalli (38,6%), nella fornitura di energia elettrica (55%) e nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (34%). Dopo Milano, Varese si distingue nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (21%), Brescia per la produzione di metalli (21%) e la raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (16%), Bergamo per l’industria del legno (15%).
Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al primo semestre 2009.

Imprese artigiane con titolare donna in Lombardia. Superano le 29 mila le ditte individuali artigiane con titolare donna in Lombardia, il 14,5% del totale. Sono attive soprattutto nelle province di Milano (28%), Brescia (14%) e Bergamo (11,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese a marzo 2010.

“Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano – sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c'è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A  partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”.

“Nel settore dell’artigianato – ha commentato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano – la donna ha un ruolo sempre più di rilievo; una presenza, quella femminile, la cui crescita è motivata anche dall’importanza della famiglia all’interno del comparto”.