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Le imprese pronte a salvare il Duomo

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Gli imprenditori milanesi si dichiarano pronti a salvare il Duomo e ad avviare una sottoscrizione per il restauro. Ad annunciarlo è stato il presidente della Camera di Commercio di Milano, in risposta all’appello lanciato dalla veneranda Fabbrica del Duomo, che sta sollecitando anche un contributo dei privati

Una cordata di imprese e associazioni per restaurare il Duomo. Il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli risponde all’appello della Veneranda Fabbrica del Duomo per un intervento, anche da parte dei privati, nel restauro della guglia centrale della cattedrale. “Come Camera di Commercio – annuncia – faremo la nostra parte. Anzi, ci attiveremo per creare una cordata attraverso il mondo associativo e attraverso le imprese per fare in modo che il nostro Duomo resti un punto di riferimento e continui a brillare sempre di più”.

L’ultimo restauro delle guglie risale a 40 anni fa. Il recupero richiederebbe un intervento di almeno due o tre anni e il costo previsto si aggira attorno agli 8 milioni di euro. Comune, Regione e Provincia hanno già stanziato 3,5 milioni, 1,2 milioni sono arrivati dal ministero dei Beni culturali. Ma mancano ancora fondi. Per di più, l’ultimo bilancio della Veneranda Fabbrica è in rosso (12 milioni di entrate, soprattutto per le visite in Duomo, e 13 di uscite per mantenere la cattedrale). L’occasione per affrontare il tema Duomo e non profit è stata la 21esima edizione del premio «Milano produttiva», rivolto agli imprenditori che si sono distinti per impegno e attaccamento al lavoro. In base ai dati della Camera di Commercio, sono 30mila le imprese nate negli ultimi 15 mesi e 2.500 i posti di lavoro che si creeranno da qui a un anno.