1,5 milioni di euro per promuovere il vino lombardo
Dal Pirellone in arrivo 1,5 milioni di euro per dare alle imprese un’ulteriore possibilità di promozione di una delle più note eccellenze lombarde sui mercati internazionali
Regione Lombardia mette a disposizione 1.416.976 euro per il vino lombardo. E’ stato infatti approvato il bando di presentazione delle domande di contributo per l’annata 2010-2011. Ad annunciare il provvedimento è stato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Giulio De Capitani. “Questo – ha spiegato il responsabile all’Agricoltura – è uno strumento molto importante per dare alle nostre imprese un’ulteriore possibilità di promozione di una delle più note eccellenze lombarde sui mercati internazionali”. Insomma, “è fondamentale affiancare le aziende nella divulgazione dei nostri prodotti sui mercati esteri, che rappresentano una grande opportunita’ di sviluppo e di crescita”.
Possono presentare la domanda organizzazioni professionali e interprofessionali, consorzi di tutela, organizzazioni di produttori riconosciuti, produttori di vino, soggetti pubblici e associazioni temporanee di imprese. La promozione riguarda tutte le categorie di vini a denominazione di origine protetta, i vini a indicazione geografica, nonchè i vini spumante di qualità. Il bando prevede il finanziamento per azioni di promozione e pubblicità, partecipazioni a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale. Previste anche campagne di informazione e promozione e altri strumenti di comunicazione come siti internet, opuscoli, pieghevoli, degustazioni guidate e incontri con operatori e giornalisti dei Paesi coinvolti, da svolgersi anche presso le aziende partecipanti ai progetti.
Le azioni di promozione possono riguardare anche marchi commerciali. I progetti, con soglia minima di 1.000.000 euro, sono presentati per una durata massima di tre anni. Durante la realizzazione di tali progetti il medesimo beneficiario ne può presentare di nuovi, purchè riguardino Paesi terzi diversi. L’importo dell’aiuto è pari, al massimo, al 50% della spesa ammessa del progetto. La percentuale di intervento pubblico, in caso di integrazione del contributo comunitario con altri fondi pubblici, puo’ essere elevata fino a non oltre il 70%.