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Lombardia regina dell’e-commerce

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Sono 6.186 le imprese del commercio elettronico attive in Italia nel 2010, in crescita del 7,1% dal 2009. I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano. Lombardia regina delle vendite.

Dal costume da bagno, anche per neonati, al gonfiatore elettrico per il gommone, dal motoscafo all’ancora pieghevole, dall’ombrellone all’attrezzo per piantarlo e fissarlo sulla spiaggia.Chi vuole fare acquisti per le vacanze, oggi, può farlo restando seduto davanti al pc. In Lombardia, infatti, sono ben 1135 le imprese del commercio elettronico attive nel settore.

Milano la regina della vendita online con 532 imprese attive, il 46,9% del totale regionale, in crescita del 8,8% dallo scorso anno. Seguono Brescia (108 imprese, 9,5% del totale lombardo) e Varese (99 imprese, +3,1% dal 2009, 8,7% del totale lombardo). Dal 2009 le crescite percentuali più rilevanti si registrano a Cremona (+15%), Milano (+8,8%) e Pavia (+8,3%).

Chi compra on line Tra i lombardi che hanno utilizzato internet nell’ultimo anno, il 27,6% ha ordinato o comprato merci e servizi on line. Sono oltre un milione e centocinquanta mila, rappresentando il 20,6% del totale italiano che ha fatto acquisti su internet. Comprano soprattutto biglietti ferroviari e aerei (44,2%) e vacanze (33,4%). Ma anche libri e riviste (26,5%), biglietti per spettacoli (23,9%), abiti e articoli sportivi (21,7%), film e musica (21%) e il 35,8% di chi compra musica on line si fa spedire per posta o corriere il proprio acquisto.

…e chi vende. Le imprese lombarde del commercio on line sono per il 64,1% ditte individuali. In quasi un caso su tre il titolare è donna (29,7%), quasi sempre italiano (90,7%) e nel 62,1% dei casi ha meno di 40 anni. E tra i prodotti più curiosi in vendita: arredi e accessori in miniatura per dolls house, pavimenti in ceramica, fontane con giochi d’acqua e piscine, diamanti, perle e gemme preziose, incisioni e stampe giapponesi, abiti da cerimonia per cani.
Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2010 e su un’elaborazione dei dati Istat 2010.

Attenzione ai nomi dei siti ingannevoli. Dalla barretta di cioccolato cara all’infanzia alla più nota rubrica di elenchi telefonici e repertori di aziende. Sono alcuni dei casi gestiti dalla Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, che riguardano nomi di siti web contesi tra chi aveva registrato il dominio negli ultimi anni e che aveva diritto all’uso del nome e chi, invece, si era registrato illegittimamente. Azioni compiute spesso in malafede e per indurre in confusione rispetto a un marchio, un segno distintivo aziendale o un nome o un cognome noto.

La Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, è adesso uno dei tre centri, ed unico Ente pubblico, accreditati in Italia presso il Registro del Country Code Top Level Domain “.it”, l’ente italiano che gestisce i domini web registrati come “.it”, per decidere sulla riassegnazione dei nomi a dominio .it. La procedura si può attivare sulla base dell’esistenza di alcune circostanze: quando il nome a dominio contestato è identico o tale da indurre in confusione rispetto a un marchio, un segno distintivo aziendale, un nome o cognome, quando l’assegnatario attuale non ha diritto/titolo sul nome a dominio contestato, quando il nome a dominio è stato registrato/utilizzato in malafede. Regolamento, modulistica, costi e lista di esperti sono scaricabili sul sito web della camera arbitrale.