Made in Italy, è boom per lo spumante
Lo spumante italiano ha fatto registrare nel 2010 un aumento record delle bottiglie spedite nel mondo. E negli Stati Uniti il vino Made in Italy ha conquistato il primato rispetto a Francia e Australia
Volano le esportazioni di spumante italiano nel 2010 con un aumento record del 22 per cento delle bottiglie spedite nel mondo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa ai primi cinque mesi del 2010 in occasione dell’avvio della vendemmia in Franciacorta dove il Consorzio per la tutela del Franciacorta stima una produzione complessiva di circa 220.000 quintali d’uva fra Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, provenienti da una superficie vendemmiata complessiva di quasi 2.400 ettari. L’andamento positivo delle esportazioni di spumante Made in Italy traina l’intera produzione vitivinicola nazionale all’estero che – sottolinea la Coldiretti – fa segnare complessivamente un aumento del 5 per cento,dovuta soprattutto alla crescita del 13 per cento negli Stati Uniti mentre i volumi diretti in Europa sono rimasti pressoche’ stabili.Il vino – precisa la Coldiretti – è la principale voce dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato estero che viene realizzato sul mercato comunitario dove la Germania è il principale consumatore di vino italiano. Il primo mercato extracomunitario di sbocco, con un quarto del valore totale delle esportazioni, sono invece – continua la Coldiretti – gli Stati Uniti dove il vino Made in Italy ha conquistato il primato rispetto a Francia e Australia. Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia 2010 con la quale l’Italia – stima la Coldiretti – potrebbe sorpassare la Francia nella produzione di vino con un aumento fino al 5 per cento rispetto allo scorso anno, su valori superiori a 47,5 milioni di ettolitri. La produzione francese fa registrare una crescita limitata per una produzione stimata da Franceagrimer pari a 47,3 milioni di ettolitri, rispetto ai 46,7 milioni di ettolitri dello scorso anno quando risultò superiore a quella italiana ferma a 45,4 milioni di ettolitri, secondo l’Istat. Le previsioni sono positive sul lato della qualita’ con il 60 per cento della produzione Made in Italy che – conclude la Coldiretti – sarà destinato alla realizzazione dei 498 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).