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Life

L’arte è protagonista con la Liverpool Biennial

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Dal 18 settembre al 28 novembre andrà in scena una delle rassegne più grandi dedicati all’arte visuale contemporanea. Si tratta della Liverpool Biennial 2010, giunta quest’anno alla sesta edizione

Sta per prendere il via una delle biennali più visitate nel mondo, la Liverpool Biennial 2010, giunta alla sesta edizione, in programma dal 18 settembre al 28 novembre, visitata nel 2008, da 975.000 amanti e professionisti dell’arte. Si tratta di una delle rassegne più grandi dedicati all’arte visuale contemporanea, ricca di eventi e mostre, che ravviveranno luoghi inaspettati, negozi abbandonati e grandi depositi, nonché gallerie del centro della città, tra cui la Walker Art Gallery, il FACT (Foundation for art and creative technology), la Bluecoat, l’Open Eye Gallery, il Tate Liverpool, e la Foundation Liverpool.

La Liverpool Biennial International Festival of Contemporary Art 2010 ha come cuore e tema “Touched”, che vede artisti selezionali o invitati provenienti da tutto il mondo mostrare i propri lavori, principalmente opere non ancora esposte in Gran Bretagna. In calendario, tra le altre cose, il “John Moores Painting Prize”, organizzato dalla Walker Art Gallery, in collaborazione con la National Museums Liverpool e John Moores Liverpool Exhibition Trust, “Bloomberg New Contemporaries”, spazio dedicato ai nuovi talenti inglesi, “City States”, un focus sulla dinamicità culturale di alcune città internazionali, come Gerusalemme e Vilnius.

Alla Liverpool Biennial si parlerà un po’ italiano, dopo che Lorenzo Fusi è entrato nel team curatoriale guidato dal direttore artistico Lewis Biggs. Tra gli artisti di casa nostra parteciperanno Rosa Barba e Carol Rama. Fra gli altri nomi figurano Diango Hernández, Alfredo Jaar, Franz West, Raymond Pettibon, Tania Bruguera, Magdalena Abakanowicz, Minerva Cuevas, Meschac Gaba, Michael Clegg e Martin Guttmann, Daniel Knorr, Lee Mingwei, Rob Pruitt, Anton Vidokle / Julieta Aranda, Héctor Zamora, Sachiko Abe, Cristina Lucas, Antii Laitinen. Tra le opere da segnalare “The temple of a thousand bells” dell’artista brasialiana Laura Belém, installazione creata utilizzando mille campane di vetro soffiato fatte a mano, appese al soffitto del Grade I, vicino alla Cattedrale. Di sottofondo la musica composta da Fernando Rocha.

A cura di Luxgallery