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Mobile Marketing, bene le aziende italiane

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La navigazione di Internet da cellulare è un fenomeno in fortissima crescita in Italia, tanto che diverse fonti stimano crescite vertiginose rispetto alle omologhe rilevazioni nel 2009 (tra il 25% e il 40% rispetto alla rilevazione nel 2009).

Entrando nel dettaglio del profilo socio-demografico, dall’indagine condotta dall’Osservatorio Mobile Marketing della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) insieme a Doxa, si osserva come i Mobile Surfer siano principalmente uomini (62%), con una maggiore presenza nel sud o nelle isole e di età compresa fra i 25 e i 44 anni (quasi il 70% dei navigatori) e classificabile sulla base della frequenza di navigazione in heavy user (il 53% si connettono quasi tutti i giorni), medium user (il 29% navigano da 2 giorni a settimana a 1 giorno al mese), e utilizzatori occasionali (il 18% si connette meno di un giorno al mese).

Tale dinamica di forte crescita della penetrazione e dell’utilizzo è stata determinata da una crescente diffusione degli smartphone (con una penetrazione del 35%, di 10 punti percentuali superiore rispetto alla media europea ed in crescita del 12% rispetto allo stesso mese del 2009), un aumento della penetrazione delle Tariffe Flat, un effetto moda/viralità tra gli utenti – particolarmente forte per quei device come l’iPhone.

In tale contesto, risulta evidente come il Mobile utilizzato come canale a supporto delle strategie di Marketing e di relazione con il consumatore non possa più essere considerato solo un mezzo residuale nelle attività e nei budget di comunicazione (attualmente conta all’incirca per lo 0,5%) ma debba essere valorizzato, all’interno di strategie multicanali più ampie, per le sue peculiarità e specificità (immediatezza, personalizzazione, interazione, localizzazione, ubiquità).

Da una survey condotta su circa 200 Marketer italiani, le Mobile Application sono citate dal 57% del campione tra quelli che svolgeranno un ruolo chiave nel futuro. Un’analisi di dettaglio condotta sui principali store (App Store, App World, Android Market e OVI Store) mostra, inoltre, che tra i primi 100 top spender italiani in advertising, 41 hanno sviluppato almeno un’applicazione, per un totale di 58 App nei diversi store e con una crescita del 176% rispetto al 2009. L’hype che circonda il fenomeno delle Applicazioni Mobile Brandizzate va tuttavia contestualizzato e riportato all’interno di un approccio strategico più ampio, in cui ci sia coerenza con gli obiettivi di business e di Marketing che l’impresa intende perseguire, con il target raggiungibile e con un opportuno set di indicatori di valutazione dei risultati, onde evitare solo effetti moda e dinamiche passeggere.

L’Sms si conferma lo strumento più utilizzato dalle aziende utenti nella gestione della relazione con il cliente. Continua a crescere anche la diffusione di Mobile site informativi e dispositivi (soprattutto per attività di prenotazione), così come l’implementazione di servizi basati su 2dcode (come i QRCode), mentre viene sempre meno presa in considerazione la tecnologia Bluetooth. Dalle interviste e dall’analisi approfondita dei casi aziendali sono emersi in particolare due aree di criticità per le aziende: l’integrazione tra i sistemi informativi aziendali e i servizi Mobile e la corretta gestione del database contatti, fondamentali per un uso efficace degli strumenti.

Anche il mercato degli Sms Bulk (sms inviati dalle aziende a DB propri o di terze parti) continua a crescere: secondo le stime il valore complessivo alla fine del 2010 raggiunge quota 73 milioni di euro, registrando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Una spinta significativa a questo mercato viene dalla crescente attenzione da parte delle aziende a creare database proprietari, utilizzati per l’invio di comunicazioni ai propri clienti via Sms, anche a livello di piccole realtà locali (negozi, bar, ristoranti, pizzerie, studi professionali, ecc)