Italiani, popolo di Mobile Workers
Il 22% dei lavoratori autonomi e addirittura il 43% dei liberi professionisti non fa più distinzione tra lavoro in ufficio o fuori: sono i Mobile Worker, che negli ultimi 3 anni hanno vissuto una profonda trasformazione grazie alla tecnologia e che ora ricercano sempre più la possibilità di svolgere il proprio lavoro, ma anche di informarsi, con la praticità di un solo strumento.
I dati elaborati da Nielsen mettono in luce come la tecnologia abbia appianato anche la differenza di genere, i Mobile Worker sono infatti quasi egualmente rappresentati (60% uomini e 40% donne).
La tecnologia sta trasformando rapidamente il nostro modo di lavorare: secondo l’indagine, il 73% è sempre connesso e reperibile, il 61% ritiene di essere più produttivo, potendo ottimizzare i tempi dei trasferimenti, il 42% riconosce di potere accedere in ogni momento alle informazioni di cui ha bisogno il 54% rileva come riesca a tenere tutto sotto controllo. Quest’ultimo dato evidenzia in particolare la differenza relativa all’età: se solo per il 49% degli over 50 è un’esigenza, la percentuale aumenta fino al 63% per gli under 35, non proprio nativi digitali, ma che sicuramente hanno iniziato a lavorare in un contesto altamente digitalizzato, che offre un maggiore controllo grazie all’utilizzo dei device.
L’investimento in tecnologia da parte dell’azienda è ritenuto molto significativo dal 50% degli intervistati, perché può semplificare la vita lavorativa (66%), aumentarne l’efficienza (60%) e consentire una migliore organizzazione del tempo (43%).
Nello specifico, il pc risponde a molte delle necessità dei lavoratori, ma anche degli studenti: emerge dalla ricerca come sia il primo device utilizzato da entrambi i target per inviare e ricevere mail (62%), per cercare informazioni (53%), per leggere e modificare i documenti (54% e 48%), ma anche per lo shopping online (64%), gestire commissioni (64%), prenotare le vacanze (64%). Gli utenti hanno però evidenziato come sia ingombrante (59%) e come la durata della batteria – spesso limitata – sia un difetto (63%) evidenziato in particolare dagli uomini.
Il tablet, infine, viene preferito dai lavoratori per leggere i quotidiani online (48%) e per le attività ludiche (43%), segno di come sia ancora legato ad una sfera personale e di divertimento e non al lavoro. Dalla ricerca emerge inoltre come le persone apprezzino la facilità (76%) e velocità (57%) del tablet, sebbene il 60% degli intervistati ritenga lo strumento scarsamente utilizzabile nell’ambito professionale.