Investimenti diretti esteri: Lombardia tra le prime dieci regioni d’Europa
Dall’America a Lodi per la ricerca farmaceutica, al salvataggio indiano dell’impresa di valvole milanese, al centro design dei giapponesi. Con “Invest in Lombardy” si porta una nuova impresa a investire ogni due settimane: in due anni 100 milioni di investimenti e 700 nuovi posti di lavoro.
L’azienda farmaceutica statunitense che ha investito in ricerca e sviluppo a Lodi, quella indiana che ha acquisito una impresa milanese in difficoltà e ha salvato i dipendenti nel settore valvole – meccanico, quella di elettrodomestici che ha deciso un piano di investimenti per un centro europeo dedicato agli elettrodomestici ad incasso a Varese, il colosso cinese che ha aperto vicino a Segrate il primo centro internazionale sulle microonde nel settore delle telecomunicazioni, la piccola impresa di consulenza australiana che ha aperto a Milano per seguire i clienti australiani che vogliano investire sul territorio, l’impresa di logistica che ha creato vicino a Pavia un hub logistico per il settore farmaceutico, la grande impresa giapponese che ha aperto il centro di design europeo a Milano. Sono alcuni dei più recenti investimenti in Lombardia al centro del dibattito degli “Invest in Lombardy days” dei giorni scorsi.
Il progetto “Invest in Lombardy” ha contribuito a creare 700 posti di lavoro in due anni in Lombardia e oltre 100 milioni di investimenti, portando in media un nuovo investitore estero sul territorio ogni due settimane. Per investimenti esteri, la Lombardia è tra le prime dieci regioni d’Europa. “La globalizzazione ha portato ad un incremento della mobilità dei capitali e delle attività economiche, mettendo in forte competizione i territori – spiega Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano -. Oggi parlare di sviluppo dell’attrattività del territorio vuol dire realizzare azioni che valorizzino le eccellenze e le risorse del tessuto economico e sociale e la Camera di commercio di Milano e la sua Azienda Speciale Promos, attraverso Invest in Lombardy, sono ormai attive da quasi 10 anni per intercettare e monitorare i flussi di investimento internazionali e influenzare le scelte dei decisori stranieri a favore di Milano e della Lombardia”. 500 partecipanti da tutto il mondo gli “Invest in Lombardy days”. Tre giorni di dialogo e networking a cui hanno partecipato più di cinquecento tra imprese multinazionali, istituzioni locali e nazionali, economisti, professionisti, banche e imprese sul tema degli investimenti in Lombardia e in Italia, organizzati da “Invest in Lombardy”, la struttura di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Camera di commercio di Milano, con la sua azienda speciale Promos, dedicata all’attrazione di investimenti esteri sul territorio lombardo.
A fronte di una quota di popolazione residente pari al 16,4% del totale italiano e ad un tessuto produttivo pari al 18,4% del totale delle imprese attive nel Paese, gli indicatori di internazionalizzazione della Lombardia registrano una performance significativamente alta nel panorama nazionale: la regione lombarda realizza infatti rispettivamente il 27,7% il 30,9% delle esportazioni e delle importazioni nazionali, mentre 30,8% di tutte le filiali estere di imprese italiane fanno riferimento ad imprese basate in questa regione. E’ grazie a questa vocazione internazionale che – considerando la media dei posizionamenti registrati nel periodo 2003-2013 – la Lombardia riesce a rimanere all’interno del gruppo delle 10 regioni più attrattive nell’area “Western Europe”, mentre Milano si avvicina alle prime 10 città europee per numero di FDI in entrata. La Lombardia ospita le sedi centrali di circa 5mila aziende a partecipazione straniera, ovvero la metà di tutte le aziende italiane inserite in gruppi internazionali, per un totale di 400.000 impiegati ed un turnover complessivo di 223,7 miliardi di Euro. La provincia di Milano resta il cuore dell’attrazione di investimenti esteri. Entro i propri confini sono localizzate oltre 3mila imprese a partecipazione internazionale, che danno impiego a 275.000 lavoratori e sviluppano un fatturato complessivo di 173,6 Miliardi di Euro. La provincia di Milano rappresenta pertanto da sola circa un terzo di tutte le imprese italiane a partecipazione estera, occupando il 29,4% di tutti gli impiegati assorbiti da questo tipo di aziende e sviluppando il 34% del loro fatturato.<