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Economia/Imprese

Start-up innovative in Italia: una su sette è a Milano

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In Lombardia oltre un quinto delle start-up innovative italiane. Bene anche Roma, Torino, Trento, Bologna e Napoli. Exploit dei piccoli centri: Roncade in Veneto e Rende in Calabria.

 

L’imprenditoria italiana fa innovazione. Sono oltre 2.500 le imprese iscritte nel registro delle start-up innovative a settembre 2014 in Italia, erano 307 a marzo 2013. Un’innovazione che riguarda soprattutto le grandi città (Milano da sola conta 323 start-up innovative, pari al 58,4% del totale lombardo e al 12,8% di quello nazionale) ma che è diffusa anche nei centri più piccoli. Tra i primi trenta comuni italiani infatti, oltre alle città principali, spiccano Roncade che con 20 imprese pesa la metà sul totale delle start-up innovative della provincia di Treviso, cui appartiene, e Rende in Calabria che con 17 imprese incide per il 68% sulle start-up innovative della provincia di Cosenza (25).

Restano, comunque, Milano e la Lombardia i centri dell’innovazione imprenditoriale italiana. Milano, con 356 start-up innovative su 2.514 in tutta Italia (14,2% nazionale) è la prima provincia, seguita da Roma (con 200, l’8%), Torino (148, 5,9%), Trento (94), Bologna (77) e Napoli (76). In Lombardia, che con 553 start-up innovative pesa il 22% nazionale, Milano è seguita da Bergamo e Brescia con rispettivamente 52 e 42 start-up. Produzione di software (circa una su tre), ricerca e sviluppo e servizi di informazione i settori di attività principali. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al 1 settembre 2014.