Energia solare: aziende e modelli di organizzazione
L’impiego dell’energia solare per un’azienda ben organizzata può rivelarsi un vantaggio economico – anche competitivo rispetto alla concorrenza – molto importante, a patto che vengano selezionati gli impianti e i modelli più in linea con le esigenze da soddisfare e in grado di garantire le prestazioni migliori. Non è sufficiente, quindi, fare riferimento a brand di alta qualità, ma bisogna anche essere capaci di individuare le soluzioni di cui si ha effettivamente bisogno. Per questo può essere utile tenere in considerazione alcuni parametri, utili per comprendere l’entità delle performance che i vari pannelli propongono.
Il primo elemento che merita di essere valutato è il confronto tra la potenza reale e la potenza dichiarata: si tratta di un valore che non può essere trascurato, anche perché può capitare che la potenza dichiarata dai produttori sia più elevata rispetto alla potenza che viene effettivamente prodotta. In caso di un delta di lieve entità si può tranquillamente soprassedere, ma se lo scarto è consistente è opportuno dedurre che si è in presenza di un produttore da scartare.
Tra gli altri valori che vanno verificati c’è, poi, la temperatura nominale di esercizio, che corrisponde – semplicemente – alla temperatura che viene raggiunta dalla cella solare quando è in azione. Si tratta, però, della temperatura che si misura all’interno del pannello, e che quindi non dipende in alcun modo dal meteo o dalle condizioni ambientali esterne. In genere il funzionamento degli impianti è migliore in presenza di basse temperature, ed è per questo che è preferibile una temperatura nominale di esercizio contenuta (sotto i 50 gradi). Proseguendo nell’esame delle performance dei modelli che un’organizzazione deve effettuare un ulteriore parametro degno di nota è l’efficienza complessiva dell’area che l’insolazione raggiunge. Ancora, non si può trascurare il rapporto tra la potenza che viene generata quando l’insolazione è minima e la potenza che viene generata quando l’insolazione è massima, un rapporto che è molto importante soprattutto nel Nord Italia (per rimanere nel nostro Paese) e in tutte quelle zone che si contraddistinguono per una frequente nuvolosità. Se il valore del rapporto è molto vicino all’1, vuol dire che le performance sono positive anche di fronte a situazioni atmosferiche non eccellenti.
Come si vede, per un’organizzazione trovare i modelli e le aziende di pannelli fotovoltaici più adatti non è semplice: c’è bisogno di esperienza e, soprattutto, di capire quali sono i valori da valutare. Per esempio la riduzione annuale della potenza, che è fisiologica e inevitabile, ma che – a dispetto del tempo che passa – dovrebbe essere contenuta entro certi limiti, per garantire la convenienza dell’investimento economico che si è compiuto.
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