I 4 passi per diventare indistraibili e per raggiungere tutti i nostri obiettivi
Pianificare le nostre azioni in anticipo garantisce che i nostri progetti siano portati a termine. Ma è sufficiente? No.
Occorre anche essere capaci di non farsi distrarre. E ci sono quattro passi da fare per diventare indistraibili, qualsiasi sia l’obiettivo che ci si pone: raggiungere il successo lavorativo, smettere di fumare, perdere chili, studiare, far decollare un progetto – o un sogno – che da troppo tempo teniamo nel cassetto.
Quali sono questi quattro passi da compiere? Ce li svela Nir Eyal, già autore del bestseller “Hooked – Come catturare i clienti” e appena tornato in libreria con “Come diventare indistraibili” (Edizioni Lswr). Così, mentre con il suo precedente lavoro ha svelato a milioni di start up come “catturare” l’attenzione dei potenziali clienti e come lanciare il proprio business, adesso Eyal ci svela come resistere ai tanti stimoli che quotidianamente rischiano di portarci lontani dai nostri obiettivi, dai nostri progetti.
Come racconta nelle prime pagine del suo libro proprio lui, esperto nella creazione di “ami da cattura”, si era lasciato catturare. Da cosa? Cibo spazzatura, dispositivi tecnologici, tv: sono solo alcuni esempi di distrattori che quotidianamente possono compromettere le nostre azioni.
Consapevole di aver perso la propria bussola, Eyal ha iniziato un percorso di studi durato cinque anni e riassunto adesso in “Come diventare indistraibili”: un libro che, in maniera sintetica ma esaustiva, ci svela i quattro passi per essere “più potenti di qualunque gigante tecnologico”.
Attenzione: in questo libro non si parla, per esempio, della necessità di eliminare la tecnologia online. Non funziona, perché rischiamo di sostituire una distrazione con un’altra. In questo libro si parla di come prendere il controllo – in maniera definitiva – delle proprie azioni.
In fondo, sappiamo già cosa è giusto o non è giusto fare, “ma non sappiamo come smettere di lasciarci distrarre”.
Ecco quindi i quattro passi necessari per diventare indistraibili:
- Riconoscere che la distrazione viene da dentro.
Il primo capitolo del libro è proprio dedicato a questo argomento e l’autore spiega alcuni metodi pratici per identificare e gestire il disagio psicologico che ci porta fuori strada. L’autore aiuta a capire i perché dei nostri comportamenti e spiegherà che la gestione del tempo è gestione del dolore. Per questo motivo, Eyal analizza anche il processo con cui possiamo rendere piacevole qualsiasi compito che dobbiamo svolgere. Possibile? Sì, semplicemente coltivando la capacità di concentrarsi intensamente su ciò che si sta facendo. - Darsi il tempo per le cose che si vogliono fare davvero.
Ma per darsi del tempo, occorre imparare a pianificarlo. E occorre pianificare anche quali e quanti momenti vogliamo dedicare alle distrazioni. - Esaminare gli stimoli esterni che identifichiamo come indesiderati, che ostacolano la produttività e diminuiscono il benessere.
E non si parla solo di dispositivi digitali. Lo stimolo esterno indesiderato può essere il collega chiacchierone che ci impedisce di portare a termine un progetto urgente, oppure un biscotto che richiama la nostra attenzione quando apriamo uno sportello della cucina. - Creare dei patti.
Eliminare gli stimoli esterni è utile per tenere lontane le distrazioni, ma i patti sono un modo collaudato per tenere a freno noi stessi, garantendoci di fare quello che diciamo di voler fare. Occorre quindi “obbligarsi preventivamente”. In questo modo, riusciremo a rendere indistraibile il posto di lavoro, a crescere bambini indistraibili e creare relazioni indistraibili. Eyal spiega anche come recuperare la produttività persa al lavoro, come avere rapporti più soddisfacenti con amici e familiari e anche come essere partner migliori – tutto vincendo la distrazione.