L’Italia riparte dal mercato dei servizi: è boom di richieste per il mondo della casa
Ad una settimana dall’inizio della Fase 2 riparte il mondo del lavoro: il mercato dei servizi registra un numero di richieste pari ai valori pre-emergenza e settori come quello della casa e del supporto alle imprese registrano un forte incremento. Il Lazio è la regione che sta reagendo con maggiore ottimismo alla ripresa, insieme a Lombardia e Liguria.
Nonostante le paure legate all’emergenza sanitaria, la voglia di ripartire è tanta, e lo dimostrano i dati raccolti da ProntoPro.it, portale numero uno in Italia per domanda e offerta di servizi professionali. Nella prima settimana della Fase 2 di lotta al Covid-19 le richieste per il mercato dei servizi si sono riportate ai valori pre-emergenza ed è boom di richieste per i professionisti impiegati nel settore della casa: +71% per idraulici, elettricisti, ma anche installatori di aria condizionata e giardinieri.
Nell’Osservatorio COVID-19 di ProntoPro è possibile confrontare il numero di richieste di servizi pervenute sul portale settimanalmente con le richieste raccolte nella settimana pre-Coronavirus, quella dal 17 al 23 febbraio.
Forse non sarà un’estate in quarantena, ma sicuramente più casalinga
Le nostre case, vuote per gran parte del tempo prima dell’arrivo del Coronavirus, ora ospitano uffici di fortuna, aule scolastiche improvvisate e attività ricreative sette giorni su sette. Messe a dura prova le abitazioni necessitano di maggiore cura e maggiori interventi da parte dei professionisti del settore, e in vista di un’estate forse non in quarantena, ma sicuramente più casalinga, gli italiani stanno cercando di trasformarle in ambienti idonei ad ospitarli nei mesi più caldi dell’anno. Negli ultimi giorni si sono impennate le richieste per l’installazione di aria condizionata, ma anche di zanzariere e tende da sole; chi ha la fortuna di possedere un giardino si avvale del supporto di professionisti del verde per renderlo più ordinato e accogliente. Un dato spicca sugli altri: la richiesta di installazione di piscine fuori terra è raddoppiata rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Servizi per le imprese e spedizioni a domicilio i settori che hanno retto meglio alla crisi
In positivo già da tre settimane rispetto alla fase pre-emergenza le richieste per professionisti a supporto delle imprese, che segnano al momento un +34%. Tra le prestazioni più richieste per questa categoria ci sono le imprese di pulizia, chiamate ad intervenire anche in vista della riapertura di alcune attività a partire dal 4 maggio; chi fornisce servizi informatici, probabilmente a supporto delle attività di smart-working che molte aziende hanno cercato di ottimizzare durante il lockdown; ma anche i commercialisti, consultati per districarsi fra le agevolazioni offerte dal governo e le varie modalità di richiesta.
Un’analisi a parte merita la consegna a domicilio, che permette alla categoria Altro di far registrare un +51% di crescita: stanno utilizzano questo servizio i parrucchieri e gli estetisti, ma anche i ristoratori, i piccoli commercianti locali di prodotti di artigianato e abbigliamento, a cui è stata consentita da alcune settimane la consegna a domicilio.
Le regioni che stanno uscendo con più velocità dalla crisi e chi invece fatica ancora
All’inizio della Fase 2 di questa emergenza il Lazio risulta la regione in maggiore ripresa, facendo registrare un +12% di richiesterispetto alla settimana pre-emergenza. Nonostante Lombardia e Liguria possano essere annoverate fra le prime regioni colpite dalle restrizioni anti Coronavirus, stanno reagendo con ottimismo alla ripresa, per un incremento del 10% di richieste in Lombardia e del 3% in Liguria.
Anche se ancora in negativo sul numero di richieste complessive, Basilicata e Sicilia hanno fatto registrare la crescita più importante nelle ultime due settimane: la prima è passata un -40% ad un -3%, il territorio siculo da -30% a -2%, avvicinandosi fortemente all’attuale media nazionale.I territori più in difficoltà sembrano essere invece la Puglia e la Sardegna, due regioni sulle quali il blocco delle attività turistiche ha sicuramente avuto un impatto importante, che registrano un calo delle richieste del 12%. Fanalino di coda della ripresa il Molise, ancora ad un -26% di richieste rispetto alla settimana pre-emergenza.