close
Speciale COVID19

Da Meda un esempio di azienda virtuosa che ha vinto il lockdown

esempio-azienda-superato-il-lockdown

Meda, comune della Brianza che conta 23.500 abitanti, è la capitale del design d’eccellenza nel mondo. Qui da generazioni si tramandano un know-how artigiano di grande spessore e un’innata propensione per il gusto e lo stile. Le più belle case al mondo sono arredate partendo proprio da questo territorio.

Il successo internazionale di grandi aziende del mobile affonda le proprie radici in questa città. Il loro merito è quello di aver saputo trovare il giusto connubio tra tradizione e innovazione. Meda è un territorio di grandi opportunità, in grado di dare forma agli arredi più lussuosi ed esclusivi, grazie alla straordinaria capacità di gestire tutte le fasi produttive, ai più alti livelli.

La crisi economica legata al lockdown si è riversata anche in questo distretto del mobile, evidenziando in modo netto la presenza sul territorio di due realtà imprenditoriali. Da un lato le aziende che hanno saputo reagire in modo tempestivo all’emergenza, rivoluzionando strategie e comunicazione, dall’altro quelle che sono rimaste sospese, in attesa. Il divario è legato a un concetto fondamentale, quello della maturità digitale: a una maggiore propensione per il business online corrisponde una minore difficoltà nel gestire la situazione. La ripresa stessa, inoltre, per le imprese rimaste ferme risulta problematica a causa delle lungaggini burocratiche per accedere ai fondi stanziati dal Governo o per disporre di credito da parte delle banche, il tutto aggravato dall’avanzata della concorrenza non solo italiana, ma anche straniera.

Proprio a Meda è presente una Pmi virtuosa che ha saputo in poco meno di due settimane riorganizzare le proprie strategie di comunicazione e vendita, potendo fronteggiare al meglio il lockdown. Si tratta di BertO, eccellenza italiana nel mondo, specializzata nella produzione di divani su misura e complementi d’arredo per la zona living; da marzo a oggi ha quadruplicato le vendite online e dal 18 maggio, data di riapertura degli showroom, ha raggiunto in soli 15 giorni un fatturato record, se paragonato allo stesso periodo degli anni precedenti.

Le ragioni di questo successo sono principalmente due: in primis l’aver deciso di investire già da parecchi anni tempo e risorse per accrescere la propria maturità digitale, creando una comunicazione online efficiente, unita a un servizio di e-commerce e consulenza online di alto livello. Il secondo aspetto fondamentale è l’aver costruito un rapporto diretto con milioni di clienti, in qualsiasi parte del mondo. BertO, ancor prima della chiusura totale imposta dal Governo, ha deciso di chiudere gli showroom di proprietà per incentivare le persone a restare a casa; riconvertire tutte le attività di vendita al solo mondo digitale è stato facile e ha richiesto poco tempo per essere attuato. Il rapporto diretto con i clienti è stato indispensabile per gestire al meglio l’emergenza e continuare a essere operativi.

La rivoluzione digitale messa in atto da Filippo Berto, titolare dell’azienda, risale a inizio 2000 e ha permesso di raccontare il valore dei propri prodotti e l’alto livello di artigianalità che racchiudono. BertO è stato il primo “mobilificio” a essere approdato sul web, creando il primo blog italiano a tema arredo, seguito dall’e-commerce, dal canale Youtube e dai social network. Ciò che ha potenziato questa strategia pionieristica di successo è lo stile unico delle collezioni, basato su un design inconfondibile, attento ai dettagli e tailor made. Per Filippo Berto “i nostri divani, così come i complementi, sono l’emblema dello stile BertO, ma offrono la possibilità di essere personalizzati all’infinito, per creare il proprio e unico living dei sogni: Il Dream Design di BertO è possibile perché la nostra produzione avviene a Meda, il luogo dove tutto può essere realizzato, grazie a una maestria artigiana ineguagliabile”.

Il forte senso di appartenenza di BertO per il territorio di Meda si concretizza anche nel sostegno offerto alle scuole professionali del comune per continuare a tenere alto il livello qualitativo e la tradizione artigiana, da secoli vero fiore all’occhiello di questo territorio operoso.