Nell’anno della pandemia 2 italiani su 3 hanno acquistato integratori alimentari: il loro consumo è oggi consolidato, è tornato indietro alle vecchie abitudini solo il 34%

Se nel corso del 2020 l’Italia ha visto crescere l’utilizzo di integratori alimentari, registrando un +28% nel consumo di vitamine, minerali, immunostimolanti e probiotici, il ricorso a supporti di questo tipo appare ormai un’abitudine presente, piuttosto che un comportamento dettato dall’incertezza vissuta nei primi mesi di pandemia: secondo un’indagine realizzata da IPSOS per VitaVi il 66% degli italiani che assumono integratori alimentari sta continuando ad adottare le abitudini di utilizzo modificate a causa del Covid-19.
L’analisi, svolta interpellando un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana compresa tra i 18 e i 56 anni, ha permesso di scoprire che ben il 65% degli italiani ha acquistato integratori alimentari negli ultimi 12 mesi. Per quali motivi? Supportare il benessere fisico generale, innanzitutto: lo dichiara il 52% di chi afferma di aver acquistato questi prodotti. Segue, in base alle preferenze, la percentuale di chi soffriva di mancanza di vitalità, energia, sensazione di stanchezza (48%) e, con percentuale ben più bassa, chi puntava a placare sensazioni di stress, irritabilità, ansia e nervosismo (30%).
Che il COVID-19 abbia stravolto il nostro rapporto con la salute è noto, ma è meno intuibile l’impatto avuto sull’utilizzo di integratori alimentari da parte degli italiani: se il 46% dei consumatori li utilizza tanto quanto prima, il 39% li utilizza più del passato; non li stava utilizzando e ha iniziato a prenderli il 9%. Rispetto al passato, il 24% degli acquirenti di integratori dichiara, inoltre, di aver acquistato questi prodotti con più attenzione rispetto a prima del COVID-19, scegliendo alternative con ingredienti chiari e studi scientifici a supporto. In questo periodo, il 30% di chi li usava già per determinate problematiche ha provato nuove marche, mentre ha cercato di risolvere malesseri diversi dal passato il 21% dei consumatori. Il 19%, infine, ha fatto più acquisti online di integratori alimentari rispetto a prima.
La reputazione di questa categoria di prodotti, tra i consumatori, appare alta: il loro consumo fa sentire di nuovo pieni di energia, vitalità (secondo il 60% di chi li ha utilizzati), fa sentire che ci si sta prendendo cura del proprio corpo in modo intelligente (secondo il 46%), che lo si sta rispettando (38%) e aiuta a superare le proprie debolezze e a rimanere forti (38%).
Se farmacia e parafarmacia rappresentano, attualmente, i contesti in cui si è acquistato maggiormente questa tipologia di prodotti – lo indica il 63% del campione che ne ha fatto ricorso – sorprende che ben il 44% di chi ha utilizzato un integratore l’ha comprato online: complice la pandemia, si è passati tramite le piattaforme generaliste di e-commerce (48%), i siti delle farmacie online (46%), i siti dei produttori (29%).
Per rispondere in modo più mirato a questa crescente domanda, il settore ha bisogno di accelerare in termini di digitalizzazione, per garantire un prodotto dall’elevata efficacia e trasparenza, rendendo allo stesso tempo l’esperienza di acquisto più semplice ed intuitiva. È su queste premesse che nasce VitaVi (https://www.vitavi.it), piattaforma eCommerce tutta italiana che utilizza la tecnologia per creare e vendere integratori alimentari contraddistinti da altissimi livelli qualitativi, dotati di principi attivi nelle forme a più alta biodisponibilità ed efficacia, e di ingredienti tracciabili e selezionati uno ad uno.
Sviluppata da Francesco Citoni e Andrea Pregnolato, la startup punta a guidare l’innovazione nel settore degli integratori alimentari. Al suo debutto sul mercato italiano, VitaVi offre una gamma di integratori multivitaminici con la linea V / Essential, che fornisce nutrienti chiave per il benessere generale fisico e mentale, oltre che prodotti in grado di rispondere a esigenze specifiche, come quelli per ridurre lo stress. L’offerta di prodotti andrà presto ad allargarsi per includere integratori a difesa del sistema immunitario, per favorire il sonno e per la cura della pelle.
“VitaVi offre prodotti di qualità elevata, con ingredienti tracciabili, scientificamente testati e composti da sostanze nutritive nelle loro forme a più alto assorbimento. Possiamo far questo a prezzi competitivi grazie al nostro modello di business diretto al consumatore, che elimina i tradizionali costi di distribuzione” – ha dichiarato Francesco Citoni, CEO e Co-founder di VitaVi. “Crediamo che i clienti meritino trasparenza e un prodotto che possa rispondere in modo mirato ed efficace ai loro bisogni, con la convenienza della consegna a casa”.
Riconoscendo l’importanza di limitare l’impatto sull’ambiente, la startup utilizza barattoli per capsule in PLA biodegradabili e compostabili, ricavati dalla canna da zucchero. Un approccio simile è utilizzato per le loro etichette, prodotte in plastica bio-based, così come le loro buste di spedizione, fatte di Paptic® – un materiale innovativo prodotto da fonti rinnovabili che è completamente riciclabile.