Avvocato e responsabilità professionale: adempimenti e doveri
Tra l’avvocato e il cliente, così come per qualsiasi altro servizio offerto da un professionista, viene stipulato un contratto. Nel caso in cui l’avvocato non adempia alle sue obbligazioni, sarà chiamato a risponderne. Ad esempio, se il professionista dimentica di depositare l’impugnazione entro il termine previsto o omette di compiere atti che interrompono la prescrizione, o ancora non informa il cliente, quali sono le conseguenze?
Cos’è la responsabilità civile dell’avvocato?
Se un avvocato non adempie alle sue obbligazioni contrattuali nei confronti del cliente e causa un danno, è soggetto a responsabilità in diversi ambiti:
- Responsabilità Civile: L’avvocato è responsabile civilmente se il suo comportamento inadempiente causa un danno al cliente. In questo caso, il cliente ha il diritto di agire legalmente per ottenere un risarcimento dei danni subiti;
- Responsabilità Penale: L’avvocato può essere ritenuto penalmente responsabile se agisce intenzionalmente contro l’interesse del suo assistito, commettendo il reato di patrocinio infedele. Questo è un caso in cui l’avvocato potrebbe affrontare conseguenze penali per il suo comportamento;
- Responsabilità Disciplinare: Se un avvocato viola i doveri deontologici previsti dalle leggi professionali e dal codice deontologico della professione legale, può essere soggetto a sanzioni disciplinari. Questo significa che l’ordine degli avvocati o l’autorità disciplinare competente può prendere provvedimenti contro di lui, tra cui sospensione o revoca della licenza.
La responsabilità civile dell’avvocato si basa su diverse norme, tra cui quelle contenute nel Codice Civile, nella legge professionale forense e nel Codice Deontologico Forense. Alcune delle norme rilevanti includono:
- l’articolo 1176 del Codice Civile, che stabilisce la “diligenza media” del professionista, richiedendogli un comportamento simile a quello di un professionista medio (preparato, diligente, competente) nelle medesime circostanze;
- l’articolo 1218 del Codice Civile, che tratta la responsabilità per inadempimento contrattuale;
- l’articolo 2236 del Codice Civile, che stabilisce che, se una prestazione comporta la soluzione di problemi tecnici particolarmente difficili, il prestatore d’opera non è responsabile dei danni, tranne in caso di colpa grave o dolo.
La legge professionale forense (legge 247/2012), poi, stabilisce vari doveri e norme relative alla pratica legale, tra cui doveri deontologici, segreto professionale, assicurazione per la responsabilità civile e altri. Allo stesso modo, il Codice Deontologico Forense contiene disposizioni specifiche sulla condotta professionale degli avvocati, tra cui doveri di fedeltà, diligenza, segretezza e altro.
Quali sono le obbligazioni contrattuali dell’avvocato?
Nell’ambito delle obbligazioni contrattuali dell’avvocato, esiste una distinzione tra obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato. Nelle obbligazioni di mezzi l’avvocato si impegna a eseguire una prestazione, ma non garantisce il risultato finale, ad esempio, difendendo un cliente in tribunale. D’altra parte, le obbligazioni di risultato implicano che l’avvocato si impegna ad ottenere un risultato specifico, e il mancato conseguimento di tale risultato costituisce un inadempimento.
Un altro obbligo fondamentale dell’avvocato è quello di “informare il cliente”. Si tratta di un obbligo previsto dall’articolo 27 del Codice Deontologico Forense, il quale richiede che l’avvocato informi chiaramente il cliente sulle caratteristiche dell’incarico, sulle attività previste, sulla durata prevista del processo e su altre informazioni rilevanti.
Infine, l’avvocato è tenuto a stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile derivante dai rischi professionali, come previsto dalla legge professionale forense. Questa polizza copre i danni patrimoniali e non patrimoniali causati anche per colpa grave nell’esercizio della professione.