Diebold, 150 anni di storia all’insegna della tecnologia
L’azienda nata nella metà dell’Ottocento festeggia un anniversario importante e si conferma leader nel mercato degli sportelli ATM. Il vice presidente Danilo Rivalta ci racconta le novità in cantiere a cominciare dal nuovo payoff “Innovation Delivered”
Quando alla metà del 1800 Carl Diebold lasciò la Germania alla volta degli Stati Uniti, lo fece con la determinazione di mettere a frutto le proprie competenze di fabbro per costruire alcune delle casseforti più sicure d’America. Oggi, a distanza di 150 anni, Diebold, global leader nel settore dei sistemi integrati e servizi di sicurezza per il self-service fi nanziario, ha compiuto un lungo percorso, che l’ha vista trasformarsi da piccola realtà in azienda leader mondiale del settore. Il Gruppo può contare su un organico di oltre 17.000 dipendenti in più di 90 Paesi e sede principale a Canton, in Ohio (USA). Il fatturato realizzato da Diebold nel 2008 è stato di 3,17 miliardi di dollari. In Italia il Gruppo è presente con Diebold Italia S.p.A., dal 2000, con un totale di 160 dipendenti e una capillare rete di assistenza tecnica. La storia dell’azienda inizia nel 1859 con l’apertura da parte di Carl Diebold di una piccola azienda di casseforti a Cincinnati, in Ohio. Nel 1872 l’azienda si trasferisce a Canton, un’altra cittadina dell’Ohio, dove i più importanti uomini d’affari del luogo si adoperano per consentire la costruzione di un grande stabilimento produttivo.
Nei cento anni successivi Diebold registra una crescita incessante della propria offerta di prodotti e soluzioni. Negli anni ‘30, il famigerato rapinatore di banche John Dillinger suggerisce a Diebold di creare un sistema di difesa per le filiali bancarie: un meccanismo capace di rilasciare gas lacrimogeno obbligando i malfattori a fuggire. Nel 1967 l’azienda entra nel mercato delle soluzioni per self-service fi nanziario, presentando un prototipo del primo sportello Bancomat (Automated Teller Machine, ATM). La prima vendita di questo prodotto avviene nel 1973 negli Stati Uniti, gettando le basi per quelli che sarebbero diventati i moderni sportelli Bancomat venduti in tutto il mondo. Il mercato mondiale di ATM, come afferma Danilo Rivalta, Vice President and General Manager EMEA di Diebold per l’Europa centrale e meridionale, è composto da una base installata di 1,8 milioni di ATM dei quali 1,3 milioni appartengono a istituzioni finanziarie (Banche, Poste, etc.).
“Il resto – spiega Rivalta – appartiene ad aziende indipendenti (ISO, independent services organizations) o a retailers, intesi come singoli negozianti. In Italia esistono solo ATM del primo tipo, poiché non esiste una liberalizzazione del servizio di dispensazione di denaro contante. L’attuale base installata è di circa 45 mila ATM (40 mila bancomat, 5 mila postamat). Il mercato mondiale alimenta una domanda annua di circa 200.000 ATM, di cui 2/5 sono assorbiti dai mercati più saturi, quali Europa occidentale e Nord America, dove si riscontra una significativa richiesta di sostituzione di vecchie apparecchiature; tre quinti sono richiesti dall’esigenza di prima bancarizzazione dei mercati emergenti, in particolare BRIC. In Italia la domanda annua si attesta intorno a 5.000 ATM. I due quindi sono per nuove installazioni e per l’estensione dei servizi di automazione dei depositi; i tre quinti sono per sostituzione di vecchie apparecchiature”. Il futuro degli sportelli ATM sarà segnato da un’inevitabile evoluzione verso ventagli di offerte più ampie.
“Con i nuovi sportelli ATM – prosegue Rivalta – è possibile non solo effettuare dei prelievi di contante, ma anche pagare le tasse e versare assegni o denaro. Questa è una realtà a cui stiamo già assistendo e la tendenza che si sta delineando anche per i prossimi anni. L’evoluzione degli sportelli ATM è inevitabile, perché deve far fronte alle mutate esigenze dei clienti, come il prelievo 24 ore su 24 o l’esigenza di poter fare interrogazioni bancarie in qualsiasi momento, nonché all’evoluzione degli utenti a cui le soluzioni sono destinate, come ad esempio giovani, immigrati e i fruitori del Web. Inoltre, Diebold è impegnata per incrementare ulteriormente l’accessibilità degli ATM anche alle persone diversamente abili, come già avviene grazie alle funzionalità per i non vedenti”. Le stesse banche stanno subendo una profonda trasformazione. Trasformazione che in altri Paesi ha già raggiunto livelli significativi e che in Italia sta iniziando in questi anni. La tendenza, infatti, è verso filiali con Bancomat collocati in sale confortevoli, senza più code allo sportello. “Questo – prosegue Danilo Rivalta – non significa che il personale di banca non sarà più presente in filiale, ma la figura dell’impiegato allo sportello inevitabilmente cambierà e si specializzerà, acquisendo una nuova professionalità e offrendo consulenza al cliente e nuovi servizi, mentre le attività “di routine” saranno attuabili automaticamente.
La nuova filiale non offre solamente nuove funzionalità, ma anche una maggiore sicurezza grazie al fatto di essere in un locale chiuso, non più esposti ad attacchi durante le operazioni al Bancomat. All’interno della filiale è inoltre presente personale qualificato per dare supporto ai clienti nelle operazioni al Bancomat. Insomma, una filiale automatizzata, confortevole, sicura, in grado di garantire un incremento sensibile della soddisfazione del cliente”. Quest’anno Diebold celebra il 150° anniversario dalla fondazione. La ricorrenza sarà anche l’occasione per presentare la nuova strategia di brand e il nuovo pay-off “Innovation Delivered”. “Offriamo tecnologia e servizi innovativi che rendono le aziende più forti grazie a una perfetta combinazione: conoscenza approfondita del cliente, visione ispirata e collaborazione proattiva”: è questa la nuova missione aziendale, che riflette la filosofia stessa del fondatore di Diebold.
Diversi e numerosi i riconoscimenti ricevuti da Diebold in questi anni: nel 2001 è stata scelta come azienda fornitrice delle sofisticate casseforti preposte alla conservazione e alla tutela dei documenti originali della Costituzione americana, della Dichiarazione d’indipendenza e della Carta dei Diritti – note come Charters of Freedom – presso gli Archivi Nazionali di Washington, D.C.. Quest’anno è stata nominata per il terzo anno consecutivo tra le principali società di outsourcing del mondo dalla International Association of Outsourcing Professionals (IAOP). “I servizi di outsourcing proposti da Diebold – conclude Rivalta – off rono le competenze tecniche, gestionali e strategiche necessarie al funzionamento ottimale delle tecnologie e dei processi di base degli operatori del settore finanziario che, grazie a Diebold, possono concentrarsi sul servizio al cliente rafforzando i rapporti, ottimizzando le attività e riducendo i tempi di gestione, facendo leva su un unico punto di contatto. Integrando le più solide piattaforme hardware con i migliori servizi world-class, Diebold si occupa degli aggiornamenti infrastrutturali, delle questioni inerenti la conformità normativa e dell’ottimizzazione delle funzioni, oltre a tutti gli aspetti legati ai servizi di assistenza, ai servizi remoti e alla sicurezza”.
Ritratto azienda
Diebold, leader globale nelle soluzioni integrate per il self-service finanziario, per l’anno 2008 ha registrato il successo di vendite più rilevante nell’intera storia della società e l’utile d’esercizio su base non GAAP più elevato in 150 anni di attività, soprattutto nel quarto trimestre. Il fatturato di prodotti e servizi ha raggiunto i 3,17 miliardi di dollari, con un incremento dell’8% rispetto al 2007. Il 2008 è stato il primo anno in cui le vendite hanno superato la soglia dei 3 miliardi di dollari. Rispetto al totale, il fatturato delle soluzioni per il self-service finanziario nel 2008 ha raggiunto i 2.24 miliardi di dollari, con un incremento dell’8% rispetto al 2007, di cui 1.13 miliardi di dollari sono rappresentati da prodotti e 1.11 miliardi di dollari dai Servizi. Se a questo dato si somma anche il fatturato delle soluzioni per la sicurezza, si raggiungono i 3.015 miliardi di dollari. L’utile derivante dall’attività ordinaria è stato di 106,4 milioni di dollari, con un utile per azione di 1,60 dollari, o 2,69 dollari escludendo costi di ristrutturazione e spese straordinarie. Il margine lordo per il 2008 è stato del 25.1%, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente. La liquidità ha raggiunto i 223 milioni di dollari, con un aumento di ben il 109% rispetto al 2007. In un momento in cui molte aziende sono a corto di liquidità, forte è stato infatti l’impegno di Diebold per aumentare la liquidità disponibile in modo da essere in grado di fare fronte alle esigenze future. Il risultato è stato ottenuto grazie a un attento controllo sui costi delle trasferte, unitamente ad altre iniziative per la riduzione delle spese. “Questi risultati – spiega Danilo Rivalta, Vice President and General Manager Europa Centrale e Meridionale di Diebold – sono stati resi possibili dalla nostra capacità di reagire tempestivamente ai cambiamenti del mercato e delle esigenze dei clienti nel corso di un anno contrassegnato da estrema volatilità. Questa capacità di reazione sarà ancora più importante per centrare gli obiettivi stabiliti per il 2009. Inoltre, nel 2008 abbiamo introdotto dei miglioramenti nella supply chain, abbiamo migliorato l’efficienza produttiva e dato vita a piani a sostegno della qualità e della riduzione dei costi. Tutte iniziative che hanno permesso un aumento del margine operativo di 2 punti percentuali”.