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Economia/Imprese

Cos’è l’Iban

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Prosegue il viaggio di B&G alla scoperta della figura del Business Angel. Tomaso Marzotto Caotorta ci introduce nel mondo di Iban, l’associazione di riferimento in Italia per gli investitori informali nel capitale di rischio

Speciale Business Angel – Parte seconda

Una forte esperienza d’impresa, passione, esperienza e capitali. Sono i quattro requisiti fondamentali che ciascun Business Angel deve possedere. Parola di Tomaso Marzotto Caotorta, direttore generale dell’Associazione IBAN. Iban è oggi l’associazione di riferimento in Italia per gli investitori informali nel capitale di rischio. Recentemente ha ricevuto l’ “Eban European Award” per la migliore attività di “lobbying” dell’anno, riconoscimento per il quale l’Associazione italiana degli investitori informali in capitale di rischio (Business Angels) ha dovuto confrontarsi con altre tre organizzazioni europee equivalenti, particolarmente attive e determinate: FNABA Portugal, British Business Angels Association e France Angels.

Quali opportunità può offrire il ruolo di Business Angel per i nostri manager?
La figura del business angel altri non è che un manager che ha passione e affianca le prime fasi di vita di un progetto, non solo come capitale ma soprattutto come competenze nella gestione. I vantaggi per l’impresa sono diversi: sul fronte economico non costa nulla perché l’obiettivo del business angel è quello di mirare a un capital gain in capo a 2-3 anni, ovvero sia lucrare sul differenziale del prezzo tra la partecipazione e l’uscita. Da parte sua l’impresa deve garantire trasparenza e regole di condivisione nella gestione aziendale.

Che caratteristiche deve avere un imprenditore/manager per diventare Business Angel?
Un Business Angel deve avere una forte esperienza di impresa, deve averci lavorato ad alti livelli, essere stato imprenditore o essere imprenditore tuttora. Non solo, deve anche avere una piccola disponibilità di capitale proprio da dedicare a un progetto di impresa. Deve provare passione, elemento indispensabile anche per rendere appetibile all’investitore di maggiori dimensioni il progetto su cui vuole puntare.

Come avviene l’intervento del Business Angel in un’azienda? Quali i passaggi da seguire?
Il BA si mette in contatto con l’azienda o attraverso IBAN o personalmente. Una volta creato il contatto c’è un periodo di due mesi in cui le due parti si conoscono, si cerca di costruire una relazione di fiducia e capire quali obiettivi e tempi condividere. Se questa prima fase è stata positiva, tempo 2-3 mesi si va dal notaio per costituire la società o sottoscrivere un aumento di capitale o cessione di capitale esistente. Insomma si cerca la soluzione migliore. Il BA non è un lavoro a tempo pieno ma occupa da uno a tre giorni a settimana.

In quali settori investe il Business Angel?
Sicuramente nel settore allargato dell’economia digitale perché c’è una bassa soglia di ingresso, il motore principale infatti sta nelle idee. Seguono il manifatturiero, i brevetti, le energie rinnovabili e la biotecnologia.

Perché questo sviluppo?
Iban esiste in Italia da 10 anni e da sempre ci siamo accompagnati a questo tema sviluppando tesi con le università, incontri, convegni, cercando di far conoscere la figura del business angel. Questo ha creato una sorta di maturazione di questa figure. Devo dire che in Italia ci sono business angels, con una media di età 10 anni inferiore al resto dell’Europa, probabilmente perché ci sono imprenditori giovani brillanti che, lavorando in imprese con a capo il padre ancora restio ad andare in pensione, sentono l’esigenza di creare qualcosa da soli.

Cos’è IBAN e quali sono i progetti che sono stati sviluppati?
Lavoriamo sulla domanda e sull’offerta. Per quanto riguarda la domanda, operiamo sugli start up e portatori di progetto, incontrando gli incubatori d’Italia, i centri di ricerca universitari e fornendo loro, gratuitamente, il nostro manuale, la guida alla costruzione di un progetto imprenditoriale che contiene una serie di riflessioni importanti che permettono di capire quale strada intraprendere. Sul piano dell’offerta invece distribuiamo il manuale ai BA e cerchiamo di creare momenti di incontro anche con realtà estere. Siamo partiti in 30 e oggi siamo 130 persone, oltre ai 150 accreditati nei vari club e antenne locali.

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