La “CHIAVE” di volta della filosofia Corum

Prosegue il viaggio di B&G in collaborazione con la gioielleria Serafino Consoli alla scoperta delle migliori casa di orologeria del mondo.
Speciale “Attimo dopo attimo” – Parte terza
La storia
L’avventura ha inizio con Rene Bannwart, chiamato dallo zio Gaston Ries, per gestire con lui il laboratorio di orologeria creato nel 1924 a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera Insieme lo trasformano in una Maison orologiera proprietaria della propria marca: CORUM (1955). L’emblema della marca, una chiave rivolta verso il cielo, simboleggia il mistero da svelare, l’enigma da risolvere, i nuovi territori da esplorare e l’innovazione. Essa ricorda anche che l’orologiaio deve dimostrare grandi doti di ingegnosità, di perseveranza e di audacia per riuscire a gestire al meglio il tempo che scorre inesorabile. Nel 1956 vengono lanciati sul mercato i primi orologi CORUM, svelando una cascata di nuove idee coronate di successo. Dal primo “Admiral’s Cup” al “Coin Watch” indossato da numerosi presidenti degli Stati Uniti, dal “Romvlvs” al “Rolls-Royce” con l’innovativa partnership con la nota marca automobilistica, dal “Golden Bridge” al “Meteorite” realizzato con un frammento di un autentico meteorite, fino alle più recenti rivisitazioni di alcuni storici modelli.
All’alba del XXI secolo
Nel 2000, CORUM riceve il premio GAIA dal Museo Internazionale dell’Orologeria, nella categoria ≪Artigianato & Creazione≫. Un riconoscimento simbolico attribuito a Rene Bannwart per il suo contributo alla storia dell’orologeria e alla cultura. Nel gennaio 2000, l’arrivo di un nuovo proprietario e presidente – Severin Wunderman, icona dell’industria orologiera di fama internazionale – ridona un nuovo impulso a CORUM. Con la sua creativita e la sua ingegnosita, egli da un nuovo dinamismo alla Maison, sostenuto dal fi glio Michael, nominato Vicepresidente. Su richiesta di Severin Wunderman, Antonio Calce entra a far parte di Corum nel 2005. Essi definiscono a tre una strategia per conquistare nuovi orizzonti, pur restando fedeli allo spirito pionieristico e indipendente che ha decretato il successo della marca. Il 25 giugno 2008, Severin Wunderman muore all’eta di 69 anni. La sua scomparsa e uno choc brutale sia per la sua famiglia sia per l’insieme del personale della Maison in tutto il mondo. Ma l’azienda trova la forza di reagire. Il 18 agosto 2008, CORUM nomina Presidente del consiglio di amministrazione Serge Weinberg – amico personale e consulente finanziario di Severin Wunderman. Fondatore dell’impresa d’investimenti Weinberg Capital Partners, attivo nelle operazioni di fusione e acquisizione, come pure nella gestione immobiliare, egli apporta all’impresa l’esperienza accumulata nel settore dei beni di lusso.
Corum oggi
Oggi la Maison continua a essere diretta da Antonio Calce. Essendo un uomo legato ai prodotti, imprenditore e unifi catore, Antonio Calce continua sul lungo termine la strategia prodotti iniziata nel 2005, basata su 4 collezioni chiave, che con il tempo si sono trasformate nei 4 pilastri di sviluppo. Valorizzando la legittimita e spingendo il prodotto al centro della sua strategia, CORUM vanta un forte tasso di crescita del proprio fatturato.
I quattro pilastri di Corum
Posizionata come una marca esclusiva, Corum propone delle collezioni orologiere di altissima qualità, dal design innovativo e unico, animate da movimenti meccanici considerevolmente evoluti. Le sue 150 referenze attuali, ripartite in quattro pilastri chiave – Admiral’s Cup, Romvlvs, Golden Bridge e Artisans – trovano la loro legittimità nella storia della marca. L’insieme delle collezioni propone dei modelli, i cui prezzi variano da 5mila franchi svizzeri a più di 1 milione di franchi svizzeri, valorizzando i metalli preziosi e le complicazioni orologiere. per i dettagli e una grandissima capacità di coniugare la tradizione con la tecnologia più innovativa: il successo della casa sassone comincia da qui.