Lusso: Armani rinnova il top management
Cambiamenti in vista nell'organizzazione della Giorgio Armani Spa, con effetto da gennaio
Lusso italiano in cerca di una ricetta per uscire dalla crisi e per gestire il ricambio generazionale al vertice di alcune "maison" di primo piano. Così Giorgio Armani dopo averlo preannunciato al termine della sua sfilata milanese ufficializza l'ingresso in Cda e l'assunzione da parte di Gianni Gerbotto, attuale direttore generale della Giorgio Armani Spa, della delega per il controllo della gestione finanziaria e degli investimenti dell'azienda. Allo stesso tempo John Hooks, attualmente vice-direttore generale, sarà nominato vice presidente ed entrerà a sua volta a far parte del Cda con delega per le strategie commerciali e di sviluppo del portafoglio marchi/mercati a livello internazionale, mantenendo inoltre tutti gli attuali incarichi nelle filiali estere. Infine Livio Proli, attuale direttore generale della controllata Simint Spa, assumerà l'incarico di direttore generale della Giorgio Armani Spa, assicurandone la gestione operativa e commerciale.
Se Armani rinnova il top management, in casa Tod's si guarda alla ripresa con fiducia ma chiedendo al governo e alle banche italiane di non interrompere le misure a sostegno del settore. Le aziende del settore sono infatti nuovamente "ai blocchi di partenza dopo un periodo molto difficile" ed i prossimi mesi "saranno cruciali", come spiega Diego Della Valle in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro. Della Valle si dice "fiducioso" sulle prospettive del 2010, ma avverte: "Non tutti usciranno dalla crisi allo stesso modo. Alcune marche faranno meglio di altre, mentre alcune imprese con leva finanziaria elevata, anche grandi nomi, sono in difficoltà".
Quanto a Tod's, Della Valle spiega che il gruppo è riuscito a "mantenere la nostra crescita" nonostante la crisi attuale restando "concentrati su una strategia chiara. Il nostro business è il cuoio delle scarpe". Il lusso, continua Della Valle, "è una religione di qualità e di esclusività. Non dobbiamo trovare i nostri prodotti in ogni angolo".