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Economia/Imprese

L’energia giovane di qualità di Global Investment

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L’avventura imprenditoriale di due giovani(ssimi) avvocati iniziata nel 2008 che prevede la quotazione in Borsa entro il 2015. La start up è attiva nel mercato delle energie rinnovabili e nella realizzazione di impianti fotovoltaici in tutto il mondo

Un progetto imprenditoriale nato dalla voglia di mettersi in gioco, dall’entusiasmo e dalla bravura di due giovani avvocati, Matteo Franceschetti e Matteo Mattia Gemignani che, insieme, hanno dato vita al gruppo Global Investment.

L’originaria start up, con sede a Milano, fondata nel 2008, opera nel mercato italiano e internazionale delle energie rinnovabili svolgendo tutte le attività necessarie allo sviluppo di grandi impianti fotovoltaici ed occupandosi, in particolare, dello scouting di superfici idonee alla realizzazione degli impianti, della gestione dell’iter autorizzativo, della progettazione dell’impianto, del calcolo e della verifica dei requisiti economici richiesti dal mercato. Come raccontano i due giovani soci, “per il 2010, Global Investment ha l’obiettivo di generare un fatturato di 1 milione di euro per un volume d’affari complessivo di alcune decine di milioni di euro, con un piano di sviluppo che prevede di quintuplicarlo per il 2011 e puntare alla quotazione in Borsa nei 4 anni successivi. Per la realizzazione di questa crescita, la società guarda con particolare interesse ai mercati internazionali di Usa, Francia, Inghilterra, Turchia e Nord Africa”. “Io e Matteo lavoravamo presso due studi legali internazionali di grande prestigio – racconta Gemignani – da un po’ di tempo stavamo maturando un’idea per passare dal tavolo della consulenza a quello del business. Per caso siamo stati contattati da un amico che gestiva un fondo di investimento estero e che stava approcciando il mercato fotovoltaico italiano”. Da qui l’occasione per scoprire e approfondire un mercato ricco di opportunità e investimenti. “Ci siamo resi conto – prosegue Franceschetti – che il portafoglio di investitori che stavano cercando opportunità in Italia era ricco. Così, al di fuori degli orari di lavoro, dalle 23 alle 4 di notte abbiamo iniziato a mettere le basi per il nostro progetto che nei soli ritagli di tempo aveva generato più di 200mila euro. Così, convinti del successo della nostra avventura, abbiamo lasciato i nostri rispettivi studi e ci siamo lanciati nel business”. Ad oggi la società ha un pipeline di sviluppo che nel 2010 supererà i 120 MW per un valore di costruzione di 360 milioni di Euro circa. Il gruppo, inoltre, si occupa di business strategy e del reperimento di partner e fonti finanziarie per la realizzazione di progetti fotovoltaici. In particolar modo, la società attinge opportunità dal proprio network, compie un’accurata due diligence e propone i progetti seguendone la fase di acquisizione, di finanziamento e di realizzazione. Il team di advisory è stato coinvolto in operazioni per 25 MW nel corso del 2009 e 51 MW nel corso del 2010 lavorando per conto di principali fondi di investimento italiani ed esteri. Nel complesso la società ha partecipato a operazioni importanti per la realizzazione di parchi fotovoltaici in Puglia, Campania, Marche, Piemonte, Lombardia e Molise. Le principali criticità incontrate? A detta dei due giovanissimi imprenditori sicuramente l’età. “In Italia, soprattutto nel settore finanziario, non avere almeno 40 anni resta un problema – spiega Gemignani -. All’inizio abbiamo affrontato le negoziazioni più importanti al telefono (limitando gli incontri allo stretto necessario) e dovendo presentare la nostra società ci siamo spesso introdotti come i manager operativi e non come i fondatori. Per quanto attiene l’aspetto normativo possiamo tuttavia affermare che il sistema italiano, a livello nazionale e nell’ambito del mercato delle energie rinnovabili, presenta norme chiare che funzionano discretamente bene. Il conto energia italiano rimane ad oggi un sistema molto interessante e remunerativo capace di attirare grandi capitali da tutto il mondo”.

L’avventura di Global Investment Energy, iniziata con i due giovani avvocati, in poco meno di due anni arriva a contare un organico di 12 persone tra cui ingegneri, consulenti e avvocati di primo livello. L’obiettivo per il 2011 è ambizioso: quintuplicare il volume d’affare. “E’ un obiettivo ambizioso ma fattibile – spiega Franceschetti -. A breve abbiamo in programma di costituire la branch statunitense di Global Investment, con sede a New York, e di iniziare ad investire anche nel settore eolico con l’obiettivo di espanderci ulteriormente negli anni successivi”. Sul fronte della concorrenza, ad oggi, il mercato in cui il gruppo milanese si inserisce non è ancora del tutto maturo e strutturato. “Si tratta per lo più di società giovani come la nostra e con cui spesso ci troviamo a collaborare. Nel nostro settore l’unione fa la forza. Possiamo affermare che la nostra società si differenzia dalle concorrenti per il tipo di preparazione e competenze: siamo esperti di legge applicata alla finanza il che ci ha permesso di muoverci con grande confidenza nel redigere e sottoscrivere contratti e accordi utili al nostro business. Tale caratteristica ci ha permesso di sviluppare le nostre attività al riparo dai numerosi rischi legati al mondo commerciale”. L’obiettivo è quello di diventare “Independent Power Producer” e gestire nostri impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile – aggiungono i due avvocati -. Al momento gestiamo la realizzazione dei nostri parchi in partnership con alcuni fondi e banche di investimento”. Guardando l’attuale situazione del mercato italiano delle rinnovabili, i margini di crescita ci sono, eccome. “Prendiamo, ad esempio, il caso della Germania – spiegano i due fondatori – che ad oggi detiene il primo posto nel mercato fotovoltaico: ha un’insolazione decisamente inferiore a quella del nostro Paese e le tariffe incentivanti sono addirittura più basse rispetto a quelle previste in Italia per il 2011 e gli anni successivi. Se il mercato tedesco è leader a livello mondiale, dati i presupposti del nostro mercato, anche l’Italia ha ampi margini di crescita. Ad oggi il mercato si sostiene grazie agli incentivi e il vero spunto di crescita sarà garantito dall’abbattimento dei costi dei pannelli. Quest’anno il mercato è cresciuto di circa il 70% rispetto all’anno precedente; tenendo conto di tutte le variabili si può prevedere, negli anni successivi, una crescita molto simile”.

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Da Global Investment Energy, il centro-nord quale nuova frontiera del mercato fotovoltaico italiano Nel corso del 2009, in Italia, sono entrati in esercizio impianti fotovoltaici per una potenza complessiva pari a circa 580 MW, con un incremento della potenza installata del 72% rispetto all’anno precedente e un volume d’affari complessivo stimato in circa 2,3 mld di euro. (Fonte: Solar Energy report edizione 2009). Secondo l’analisi degli esperti di Global Investment Energy, società che opera nel mercato italiano ed internazionale delle energie rinnovabili, la nuova frontiera del mercato fotovoltaico italiano è sempre più rappresentata dalle regioni del centro-nord Italia. Tali regioni hanno saputo gestire con chiarezza il quadro normativo di riferimento per il rilascio delle autorizzazioni di grandi impianti fotovoltaici permettendo agli operatori del settore di cogliere opportunità di investimento ad alto rendimento fondate su un contesto normativo stabile e nel totale rispetto dell’ambiente, del territorio e della comunità circostante. Ad eccezione della Puglia, le Regioni che primeggiano per potenza fotovoltaica installata nel corso del 2009 sono quelle localizzate nel centro-nord del Paese ed, in particolare: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Marche. In Italia uno dei principali limiti ostativi alla crescita del settore fotovoltaico è rappresentato dai tempi di completamento degli iter amministrativi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti fotovoltaici. “L’assenza di linee guida che indichino un percorso autorizzativo certo ed omogeneo”, spiegano gli esperti del gruppo Global Investment co-fondato da Matteo Franceschetti e Matteo Mattia Gemignani “non permette agli operatori di realizzare previsioni concrete sulle tempistiche necessarie per il rilascio delle autorizzazioni. Tale aspetto risulta particolarmente critico in un mercato fondato su tariffe incentivanti legate alle scadenze per la connessione degli impianti alla rete nazionale. Di conseguenza, lo sviluppo del mercato fotovoltaico si è concentrato nelle regioni caratterizzate da un contesto normativo favorevole e fondato su schemi chiari e ben definiti permettendo agli operatori di contenere i rischi legati all’ottenimento degli incentivi”. Le regioni del centro-nord, proprio per queste ragioni, si sono contraddistinte da numerose regioni del Sud Italia dove il mercato si era originariamente posizionato in virtù della maggiore insolazione e, conseguentemente, rendita degli impianti. Il Nord Italia è stato tra i protagonisti della crescita del mercato fotovoltaico del 2009. La Lombardia è stata la prima regione italiana per numero di impianti e seconda, dietro alla Puglia, per potenza installata. A gennaio 2010 le nuove installazioni in Lombardia e Piemonte erano rispettivamente 10.814 e 5.777 per una potenza pari a circa 126,3 MW e 81,3 MW (la crescita percentuale in potenza rispetto all’anno 2008 è stata pari al 154% e 149%). (Fonte: Il Solare Fotovoltaico – Report del GSE) Nel corso del 2009 la potenza degli impianti fotovoltaici installati è sensibilmente cresciuta anche nel centro Italia registrando un incremento, rispetto al 2008, di circa il 68%. E’ inoltre interessante rilevare come, nel corso del 2009, le Regioni del centro-nord abbiano visto aumentare in modo rilevante il numero di centrali fotovoltaiche a terra di taglia superiore ad 1 MW, indice dell’attrattività di queste regioni per investitori professionali. Il Lazio, in particolare, ha registrato una crescita record di potenza installata del 210% grazie all’installazione di soli 6 impianti che rappresentano il 43% della potenza complessiva entrata in esercizio nel 2009 tra gli impianti maggiori di 1 MW in Italia.

Testi di Laura di Teodoro