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Come vincere una sfida tutta “personale”

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Una donna alla guida delle Risorse Umane di Tenaris, leader mondiale per i tubi senza saldature. Patrizia Bonometti ci racconta piani e strategie messe in atto nei mesi della crisi, gli investimenti sui giovani, le donne e sulla formazione

Ricercare sempre nuove sfi de e avere la capacità di mettersi in gioco in ambiti e settori diversi senza sacrifi care la vita privata. Seguendo questa duplice strada Patrizia Bonometti, attuale HR Regional Director Europe del gruppo Tenaris (la sede in Italia si trova a Dalmine, provincia di Bergamo), ha costruito una carriera iniziata nel Marketing e Commerciale e approdata nel 2004 nell’area Risorse Umane del Gruppo Tenaris.

“Per una donna raggiungere traguardi importanti sul lavoro ed essere comunque moglie e mamma è possibile – sottolinea la Bonometti. Ai giovani di oggi dico di essere più aperti e pronti ad accogliere le sfi de internazionali off erte dal mondo del lavoro, senza aver paura di viaggiare e imparare”.

Patrizia Bonometti, HR Regional Director Europe del gruppo Tenaris, leader mondiale per i tubi senza saldature. La sua carriera è iniziata nel marketing. Come è approdata al settore delle risorse umane?
Parto da una laurea in economia e commercio e da una serie di esperienze lavorative nel campo del marketing e del commerciale in settori diversi: tessile, complemento d’arredo e informatica. Ho avuto l’opportunità di lavorare in aziende inserite in un contesto internazionale, in multinazionali che si interfacciavano con mondi e culture diff erenti. Nel 2004 sono passata in Tenaris dove ho colto una sfi da importante, fondare la Corporate University. Dopo un anno mi è stato proposto di assumere la responsabilità delle Risorse Umane per l’Europa. E’ stata per me un’importante opportunità per rimettermi in gioco e continuare ad imparare. In questi anni ho portato avanti progetti signifi cativi e avviato cambiamenti soprattutto a livello culturale, il tutto senza sacrifi care la famiglia: sono sposata e ho due fi gli di 15 e 18 anni. Non ho mai voluto rinunciare alla mia vita famigliare e sono convinta che, seppure con fatica, sia possibile conciliare la sfera privata con quella professionale.

Ha parlato di cambiamenti di cui si è fatta portatrice in Tenaris. Di cosa si tratta?
La prima sfida che ho colto è stata quella di dare il mio contributo alla svolta culturale che Tenaris stava attuando a livello mondiale. In qualità di multinazionale, Tenaris stava accorpando le aziende del gruppo, abituate a muoversi singolarmente e in autonomia. L’obiettivo era quello di creare un grande sistema industriale unico, una struttura globale. Ciò implicava un cambio culturale per le singole aziende, non sempre facile da aff rontare. “Dalmine” aveva alle spalle una storia quasi centenaria ed era stata acquisita pochi anni prima al momento delle privatizzazioni di aziende a partecipazione statale. Come abbiamo realizzato tutto questo? Collaborando con la struttura di comunicazione aziendale, con tanta formazione e con programmi di rotazioni internazionali dei nostri i manager (sia dall’Italia verso altre sedi Tenaris che viceversa) e lavorando in stretto contatto con i colleghi e i responsabili a livello globale per le risorse umane.

Cosa le ha dato di nuovo e stimolante il passaggio dal mondo del marketing alle risorse umane?
È stato prima di tutto un completamento delle mie competenze, soprattutto sul fronte delle capacità, dell’interesse e della voglia di relazionarmi con gli altri. In questo settore si è in con tatto perenne con le persone e quindi l’aspetto umano viene prima di tutto. Ho cercato di vivere il rapporto con i dipendenti e i vari manager con un approccio diverso, non solo di tipo giuridico, lavorativo e sindacale, che restano comunque importanti.

Nel luglio scorso ha ricevuto da Confi ndustria Bergamo il riconoscimento per “Innovazione e Managerialità”, voluto in collaborazione con Federmanager per premiare il raggiungimento di incrementi di competitività idonei a favorirne lo sviluppo. Cosa ha signifi cato per lei?
È stata una sorpresa, non me l’aspettavo. Il premio è frutto di un lavoro di squadra legato al piano di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale messo in atto per aff rontare la crisi di questi anni. Complessivamente l’azienda ha investito oltre 100 milioni di euro per garantire la sua presenza nel lungo termine in uno scenario di mercato competitivo globale completamente cambiato. L’intero processo è stato gestito come azienda coinvolgendo in maniera attiva e trasparente tutte le istituzioni del territorio; la negoziazione con la parte sindacale è stata impegnativa ma costruttiva. Alla fi ne di un percorso comunque doloroso abbiamo raggiunto un accordo defi nito soddisfacente da tutti perchè tutela le persone che nel tempo usciranno dall’azienda attraverso piani di accompagnamento per chi è più vicino alla pensione e per le persone meno “anziane”, per sostenerle, riqualifi carle e ricollocarle sul territorio. Il piano, preso a modello, è stato apprezzato soprattutto per la condivisione con tutti gli attori che vi hanno partecipato. Il premio di Confi ndustria ha voluto valorizzare il corposo investimento di Tenaris e la volontà dell’azienda di non abbandonare le persone a se stesse.

Ha parlato di comunicazione attiva e trasparente con tutti. Un tassello non sempre scontato per le aziende e di cui potete essere orgogliosi…
Durante la fase di gestione della negoziazione abbiamo comunicato molto con il personale Tenaris, a tutti i livelli, dagli operai ai dirigenti, spiegando i contenuti del confronto con i sindacati e le motivazioni alla base del piano di ristrutturazione. Grazie a queste costanti informazioni e al coinvolgimento diretto di tutti, le persone sono riuscite a mantenere alta la fi ducia nei confronti dell’azienda e questo credo si ripercuoterà e riproporrà anche nel futuro.

Quali caratteristiche servono per chi opera nelle Risorse Umane?
Prima di tutto grandi doti di fl essibilità perché le persone, le aziende, il mercato cambiano in continuazione; sono indispensabili inoltre capacità nel capire il contesto, le persone con cui ci si relaziona e nell’operare in modo coerente rispetto a come cambiano le dinamiche nell’azienda. Servono inoltre grandi capacità di innovazione per anticipare quelle che potranno essere le esigenze dei nostri clienti interni. Non per ultima serve molta sensibilità e in questo noi donne possiamo dirci avvantaggiate.

Una donna a capo delle Risorse Umane non è l’unica espressione “in rosa” nella realtà Tenaris, segno di una sensibilità rara nel panorama imprenditoriale, e non solo, italiano…
Esatto. Nonostante la parte produttiva sia pesante (meccanica-siderurgica), la componente femminile in Tenaris (escludendo gli operai che sono al 99,6% maschi), raggiunge il 25% e il 10% nelle posizioni dirigenziali: dalla pianifi cazione strategica alla comunicazione, passando per le relazioni istituzionali e le risorse umane, alla responsabilità dei magazzini a quella di un’importante settore della Supply Chain. Per creare un contesto favorevole alle donne abbiamo creato, a livello internazionale, un comitato ad hoc con l’obiettivo di individuare azioni ed iniziative che permettano alle donne di esprimere le loro competenze e valorizzare al meglio la loro professionalità. In questo comitato partecipano donne e uomini che, insieme, propongono al top management le azioni da intraprendere per migliorare la conciliazione, soprattutto nel periodo della maternità che spesso coincide con la posizione di middle management. Dobbiamo evitare il rischio di una regressione di carriera della donna. L’attenzione al mondo femminile inizia fi n dalla fase del recruitment che prevede la selezione di una percentuale di giovani uguale alla percentuale di donne laureate in quella specifi ca disciplina e facoltà. Non solo: per l’Italia abbiamo stipulato una serie di convenzioni per avere asili nido vicini all’azienda; a livello globale esistono politiche di orario fl essibile, telelavoro (per le posizioni compatibili), il tutto per facilitare la conciliazione con la vita famigliare. Lavorando su questi temi non solo aiutiamo le donne ma si migliora il contesto lavorativo per tutti, uomini compresi e questo va a vantaggio dell’azienda e della crescita di tutti.

La formazione, oggi più che mai, è diventato un tema prioritario. Formazione per i neo-assunti, per chi lavora in azienda da anni e soprattutto per chi deve essere ricollocato. Come Tenaris come vi state muovendo?
Soprattutto in periodo di crisi, sfruttando il minor carico di lavoro, abbiamo deciso di aumentare la formazione con l’obiettivo di permettere alle nostre persone di accedere a nuove conoscenze. Abbiamo strutturato l’azienda in modo da avere un curriculum formativo adeguato a tutti i livelli con un respiro globale, per assicurare l’opportunità di accedere a una formazione di qualità in tutto il mondo. Per quanto riguarda i neo-assunti, una volta selezionati l’inserimento avviene con un biennio formativo con una serie di affi ancamenti. L’80% dei giovani inseriti sono ingegneri.

Come valuta la preparazione di questi giovani?
Come Tenaris siamo estremamente selettivi e quindi cerchiamo solo giovani che siano disponibili a fare una carriera internazionale. Per noi è fondamentale. Chiunque di noi, nel corso della sua vita in azienda, ha avuto un’esposizione internazionale e già questo è motivo di selezione iniziale. Con mia grande sorpresa infatti, la maggior parte dei ragazzi a cui proponiamo questo tipo di esperienza oltre confi ne si tira indietro, dimostrando poca lungimiranza e poca consapevolezza di quella che è l’attuale situazione economica e lavorativa. Vedo dei ragazzi molto legati al passato, al tipo di contesto in cui sono cresciuti e con poca voglia di mettersi in gioco, investendo prima di tutto su se stessi.

Il suo sogno nel cassetto?
Vorrei continuare ad avere nuove sfide.

Tenaris Dalmine
TenarisDalmine (Bergamo) – sede operativa di Tenaris in Italia – è il primo produttore italiano di tubi di acciaio senza saldatura per l’industria energetica, automobilistica e meccanica, con una capacità produttiva annua di 950.000 tonnellate di prodotti finiti, oltre 3.000 dipendenti e 5 stabilimenti in Italia. Tenaris, grazie ad una rete globale integrata di unità produttive, laboratori di ricerca e sviluppo e centri di servizio, soddisfa le necessità dei suoi clienti in modo efficiente e con prodotti ad alte prestazioni in ambienti operativi sempre più complessi. Tenaris ha un fatturato annuale di 10 miliardi di dollari e 23.500 dipendenti.