Imprese, avviarle in Lombardia oggi costa meno
Per avviare oggi un’impresa a Milano e in Lombardia si risparmiano, in media, 222 euro all’anno rispetto al passato. La stima, elaborata dalla Camera di Commercio di Milano, è stata fatta propria da una ricerca Irer, che ha valutato gli effetti di alcune riforme avviate in Lombardia dalla pubblica amministrazione per agevolare il comparto produttivo
Con l’introduzione dell’informatizzazione nel procedimento di registrazione di una società, occorrono adesso 222 euro in meno. E’ uno dei dati emersi nel corso della presentazione in Consiglio Regionale della Lombardia di una ricerca Irer, che ha valutato gli effetti “pratici” di alcune riforme, come quello dell’istituzione in Lombardia della Diap (Dichiarazione inizio attività), da poco avviate nella pubbliche amministrazioni sui temi della competitività e della semplificazione.
L’incontro, aperto dal presidente del Consiglio Regionale Davide Boni e coordinato dal presidente della Commissione Attività Produttive Mario Sala, è stato organizzato per avviare un confronto sulle politiche regionali da attuare in vista di un’ulteriore semplificazione a livello regionale. In particolare, spiega una nota regionale, dalla ricerca è emerso che in Italia i costi della burocrazia sono ancora troppo elevati: secondo la Ue, nel 2003-2004 avevano raggiunto 61 miliardi (4,6 % del Pil) a fronte dei 12 miliardi di agevolazioni pubbliche alle imprese. Risultano, in particolare, ancora troppo elevati gli oneri dovuti allo Stato e per esempio troppo lunghi i tempi per la realizzazione di un fabbricato (257 giorni a fronte di 14 procedure). L’Italia risulta essere il fanalino di coda anche per i tempi della giustizia: per chiudere una causa contrattuale i giorni richiesti sono più di 1200.
Ancora oggi, secondo il rapporto di Promo Pubblica Amministrazione, ogni impresa industriale spende in media 13 mila euro all’anno (suddivisi tra spese interne e spese per intermediari) per far fronte agli adempimenti burocratici. Per quanto riguarda le azioni intrapresi da Regione Lombardia, prosegue la nota, finore queste si sarebbero concentrate sulla semplificazione normativa e su quella dei procedimenti, in modo da riordinare tutta la materia legislativa e rendere più facile il rapporto tra Pa e imprese. Ma le aziende interessate alla procedura di inizio attività sono circa 50 mila sulle 823 mila imprese complessive. Si tratta perciò di incentivare quanto è necessario per alleviare il costo della burocrazia anche e soprattutto nel corso dell’attività e di evitare sovrapposizioni tra enti.