Paladino a Palazzo Reale
Fino al 10 luglio 2011, Milano sarà teatro di un imperdibile evento che si articola in tre location chiave per l’arte e la tradizione culturale meneghina; Palazzo Reale, l’Arengario, Piazza Duomo e l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II ospitano la monografica di Mimmo Paladino.
Curata da Flavio Arensi e promossa dal Comune di Milano, Cultura, “Paladino Palazzo Reale” è la mostra che racconta trent’anni di attività di Mimmo Paladino, uno dei più importanti artisti italiani, attraverso un nucleo di oltre 50 opere, tra cui 30 dipinti di grandi dimensioni, sculture e installazioni.
Di grande impatto la Montagna di sale, che rivive davanti a Palazzo Reale a vent’anni di distanza dalla sua prima realizzazione a Gibellina e a quindici anni dal riallestimento in piazza del Plebiscito a Napoli: 35 metri di diametro e 10 di altezza per uno dei lavori più emblematici dell’artista di Benevento.
Sempre nel cortile di Palazzo Reale sono posizionati gli scudi di cinque metri di diametro ciascuno in terracotta sui quali Paladino assomma segni e oggetti.
Addentrandosi a Palazzo Reale, ecco una carrellata di opere di Paladino dagli anni ’70 ad oggi, che rappresentano il percorso tematico e stilistico dell’artista della Transavanguardia, tra cui una serie di installazioni che dimostrano la sua poliedricità e flessibilità nel muoversi con grande intelligenza fra i vari medium e materiali che rendono i confini dell’opera molto più larghi rispetto alle esperienze dei colleghi di epoche precedenti.
Fra le sale più affascinanti senza dubbio quella dedicata all’installazione dei Dormienti, trentadue sculture immerse nella composizione eco-acustica e musica di David Monacchi. Con gli interventi sonori di Brian Eno, nel 1999, nell’ambito del South London Gallery Project, in una grotta in mattoni sotto la Roundhouse at Chalk Farm di Londra Paladino aveva allestito la medesima opera, riscuotendo un grande successo.
In questo itinerario ideale alla scoperta dell’arte di Paladino, è coinvolto anche l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II dove è proposto un aeroplano P.180 Avanti, costruito dalla Piaggio Aero, intitolato Cacciatore di stelle, la cui livrea è stata dipinta dal maestro campano.
Mostra imperdibile che prende in esame una delle più autorevoli personalità del panorama artistico internazionale.