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Canova all’asta. Da Farsettiarte

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Il 28 e 29 ottobre 2011 nella sede di Prato della Farsettiarte si terrà il tradizionale appuntamento autunnale con le aste di antiquariato.

Uno dei pezzi più interessanti dell’asta “Importanti arredi e dipinti antichi provenienti da due collezioni private  Arredi di casa De Pisis a Venezia. Una raccolta di sculture africane. Dipinti e sculture del XIX e XX secolo” sarà una piccola scultura in terracotta, raffigurante una “Testina di carattere”, opera di Canova (stima: 45.000/55.000 Euro).

Scoperta e pubblicata da Gian Lorenzo Mellini nel 1990, l’opera è attendibilmente ispirata alla testa del giovane figlio alla destra del “Laocoonte” nel celebre gruppo attualmente ai Musei Vaticani.

Di grande interesse la sezione dei dipinti del XV secolo, a cominciare da due tempere su tavola a fondo oro di un pittore fiorentino, raffiguranti “Il martirio di una Santo” e “Il martirio di un Vescovo” (stima: 50.000/60.000 Euro). Altrettanto preziosa una tempera su tavola a fondo oro di Arcangelo di Cola da Camerino, raffigurante il “Martirio di Santa Caterina d’Alessandria” (stima: 38.000/48.000 Euro). Tra i dipinti del XVII secolo troviamo “Il buon samaritano” (stima: 45.000-55.000 Euro) e “Tobia e l’angelo” di artisti di scuola lombarda (stima: 15.000/18.000 Euro) e un “Episodio della vita di Sant’Antonio” di un artista emiliano (stima: 18.000/24.000 Euro).

Tra i circa 250 dipinti del XIX e XX secolo troviamo opere di primo piano dei maggiori esponenti delle scuole pittoriche italiane, da Fattori, di cui saranno proposte alcune delle sue famose acqueforti, a Boldini, da Pellizza da Volpedo a Telemaco Signorini.

Tra i mobili e gli arredi ecco una parte degli arredi della casa di de Pisis in calle San Sebastian a Venezia.

Segnaliamo, infine, un gruppo di circa trentacinque esemplari d’arte africana provenienti dalla collezione Pietro Antinori. Sono presenti alcune sculture in legno, generalmente legate al culto degli spiriti degli antenati e poste sull’altare di famiglia o del clan famigliare. Altrettanto interessanti le maschere facciali e quelle a casco portate dai danzatori in occasione di cerimonie e danze tradizionali, legate, in genere, al culto degli spiriti della natura e della fertilità

A cura di Luxgallery