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Economia/Imprese

Da Manager a Imprenditore: propensione al rischio e visione

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Nello sviluppo delle competenze professionali ci sono due scuole di pensiero diametralmente opposte.

La prima parte dal concetto di rinforzare le competenze naturali che si posseggono con l’obiettivo di eccellere in alcuni aspetti manageriali, la seconda parte dall’acquisire le competenze mancanti con il traguardo nel tempo di completare la propria professionalità.

I cambiamenti degli ultimi anni fanno propendere per la seconda. Più si sale nella scala gerarchica in azienda e più bisogna acquisire un approccio generalista e meno specialistico, sviluppare il pensiero strategico a scapito di quello tattico e incrementare l’apertura mentale per affrontare i cambiamenti continui esterni all’azienda e di conseguenza adattivi e anticipativi all’interno dell’organizzazione.

Il passaggio da Manager ad Imprenditore necessita di un cambiamento di atteg-giamento mentale e di prospettiva in termini di come si vive il lavoro. Manager e Imprenditore sono due attività molto diverse. Guardando l’etimologia dei due termini si vede subito come il manager sia chiamato a gestire e l’imprenditore a creare. La differenza sostanziale sta nell’affrontare il rischio che il manager nella maggior parte dei casi è chiamato a ridurre mentre per l’imprenditore è elemento di opportunità. L’atto creativo e l’innovazione sono infatti per loro natura rischiosi.

James Cameron, regista di Avatar e Titanic, sostiene che nell’innovazione “l’errore è un opzione la paura no” sintetizzando molto efficacemente l’atteggiamento mentale proprio dell’essere imprenditore. L’ostacolo più grande nel passaggio da Manager a Imprenditore sta proprio qui. Non basta conoscere i mercati, avere una rete di conoscenze adeguate e risorse economiche per iniziare un impresa, bisogna avere un’elevata propensione al rischio e una capacità visionaria (nel senso di Vision inglese naturalmente) che devono diventare la base sulla quale porre la capacità realizzativa classica di un ottimo manager.

Oltre alla propensione al rischio l’altra caratteristica necessaria per trasformarsi da Manager a Imprenditore di successo è dunque la visione, capacità tipica dei grandi leader visionari come Steve Jobs, Bill Gates, e Barak Obama. Se vogliamo stare in Italia esempi eccellenti, tra i tanti, sono Franco Ziliani (che per primo ha pensato di crea-re lo champagne in Francia Corta) e Renzo Rosso (che ha pensato di vendere i Jeans agli americani).

La capacità di Vision significa, in estrema sintesi, pensare in grande per costruire la visione di un grande traguardo per poi renderlo realizzabile e tangibile ai più in modo da poter far convergere le energie delle persone chiave (finanziatori, partner, prospect, soci e collaboratori) verso questo obiettivo ambizioso.

Propensione al rischio e visione sono le caratteristiche fondamentali necessarie per diventare imprenditore sul quale il manager può poi applicare le già consolidate competenze analitiche e organizzative, che spesso sono il limite dei giovani imprenditori in erba

E poi il coraggio, il coraggio di fare il passo che lancia verso una dimensione nuova in cui si diventa artefici di un successo teoricamente illimitato.

A cura di Giampaolo Rossi, amministratore delegato di Adexia