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Economia/Imprese

Il mercato immobiliare su del 7,7%

Il quadro presenta luci e ombre. Sono positivi i segnali che arrivato dal mercato immobiliare e dai finanziamenti. In quanto a pignoramenti immobiliari, invece, i numeri sono ancora importanti e, di contro, sul versante donazioni i numeri sono ancora in picchiata. E’ il quadro che emerge dai dati presentati all’assemblea annuale del Consiglio Notarile di Bergamo di febbraio.
Ciò che permette di guardare al futuro con maggior fiducia è proprio la (timida) ripresa del mercato immobiliare.
L’anno scorso, infatti, il numero degli atti di trasferimento di immobili è aumentato del 7,7%, passando dalle 13.234 unità del 2014 alle 14.259 del 2015. L’incremento non è eccezionale, ma è comunque un buon segnale di ripresa in un settore in cui storicamente la popolazione bergamasca ha investito molto.
Il dato acquisisce ulteriore valore positivo se si considera che tra il 2013 e il 2014 si era registrato un calo delle vendite immobiliari dell’ordine di circa 700 unità. Restando in ambito immobiliare, arrivano dati interessanti dalle aste concluse positivamente, che l’anno scorso hanno fatto registrare un incremento del 30% rispetto ai dodici mesi precedenti: 292 quelle del 2015, 224 quelle del 2014.
Questi piccoli segnali di ripresa sono spinti anche da un altro fattore, quello legato ai finanziamenti che le banche concedono con maggior facilità, tant’è che si è registrato un incremento del 15,1%.
C’è invece ancora una certa preoccupazione rispetto al tema dei pignoramenti immobiliari, lievitati del 16,7%, segnale evidente del fatto che la crisi non si è attenuata e che molte persone non sono ancora in grado di coprire le spese di gestione di un immobile.
Sono numeri importanti e soprattutto in costante crescita ormai dal 2012, quando i procedimenti pendenti erano poco meno di 5 mila. A questo proposito è opportuno segnalare che tre quarti dei creditori sono banche, mentre il 15% sono condomini che stano risentendo di questa problematica in modo sempre più forte. Sul versante dei debitori, invece, la fetta maggiore è occupata da extracomunitari, che ricoprono il 55% del totale.
Sempre in ambito immobiliare, crolla la voce donazioni: nel 2015 sono scese del 23,3%, attestandosi a 2.579 unità. Il motivo è probabilmente di carattere fiscale, in quanto nel 2014 c’è stato il boom di donazioni di seconde case che genitori o nonni hanno effettuato a favore di figli o nipoti in modo da sollevarsi dall’obbligo di pagare l’Imu su quell’immobile.
Sono invece legati al mercato del lavoro altri due dati: da una parte il crollo dei protesti (-26,8%) e dall’altra la diminuzione del dato relativo allo scioglimento di società (da 1,120 a 1.036). Il tutto porta a una diminuzione del 3,5% del numero degli atti notarili portati a termine, scesi a 69.436.