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Economia/Imprese

Il 73% degli albergatori investirebbe sulle proprie strutture

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Scenario positivo per il mercato immobiliare hospitality in Italia, paese al mondo che vanta la maggiore diversificazione nell’offerta ricettiva, sia per varietà che per qualità. Proprio sulla qualità delle strutture ricettive si è focalizzata l’indagine, condotta da Federalberghi, il cui risultato è stato pubblicato nel Rapporto sugli Immobili ad uso Ricettivo in Italia di World Capital, evidenziando la propensione degli albergatori a investire sul miglioramento delle proprie strutture. Infatti, il 36% degli intervistati ammodernerebbe il proprio immobile, mentre secondo il 27% è necessaria una vera e propria ristrutturazione della struttura ricettiva, parziale (24%) o integrale (3%).

Il 10% degli albergatori, invece, ha risposto che sarebbe sufficiente un semplice intervento sugli arredi per migliorare la qualità delle proprie strutture e renderle più moderne. Infine, nel 27% dei casi, l’imprenditore ritiene che non siano necessari interventi di miglioria. Tale sentiment non solo strizza l’occhio al rilancio della competitività delle strutture alberghiere italiane, ma genererebbe anche un incremento di fatturato del settore edilizio, trainato dalla crescente domanda proveniente dalle ristrutturazioni. “La qualità della struttura ricettiva gioca un ruolo molto importante nella determinazione del valore dell’immobile, ma tuttavia non è l’unico elemento sul quale concentrarsi. – dichiara Monica Badin, Real Estate Consultant Hospitality Department di World Capital – Infatti, anche un’attenta e accurata gestione della struttura può generare fatturati interessanti.”