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Speciale COVID19

La comunicazione interna nelle aziende italiane

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Il Centre for Employee Relations and Communication (CERC) dell’Università IULM ha presentato il Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane nel corso di un evento organizzato in videoconferenza martedì 5 maggio 2020. Nel corso dell’evento esperti accademici e manager hanno riletto i risultati dello studio alla luce dell’emergenza Covid-19, rilevando come la comunicazione interna abbia giocato un ruolo chiave nelle aziende per la gestione della crisi.

Il Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane è il risultato di un progetto di ricerca biennale voltoa tracciare il quadro della comunicazione con i collaboratori nelle aziende italiane. A questo scopo i ricercatori hanno realizzato una survey su un campione di 143 imprese e su 15 casi di studio su altrettante aziende.
La ricerca è stata svolta dal Working Group Employee Communication, un progetto speciale del CERC della durata di due anni in partnership con un gruppo limitato di aziende. Nel biennio 2018-2020 è stato composto da: Campari Group, Coopselios, Cromology Italia, Eni, Ferrero, Gruppo Unipol, LFoundry, MM,  Sanofi, Saras, Sella, Snam, Unicoop Firenze, Vodafone Italia e Whirlpool EMEA.

Tutti i risultati del progetto di ricerca sono raccolti nel volume “Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane” di Alessandra Mazzei e Luca Quaratino, edito da FrancoAngeli e disponibile in modalità OpenAccess da oggi sulla piattaforma OpenAccess dell’editore, sia in versione italiana sia in versione inglese. Il volume è disponibile in OpenAccess anche sul sito web di FrancoAngeli.

La comunicazione interna gioca un ruolo fondamentale quando si verifica una crisi aziendale. Nella crisi che ha colpito tutte le aziende a seguito dell’emergenza Covid-19, il valore strategico della comunicazione interna è stato ancor più determinante: in un momento in cui i collaboratori hanno vissuto il massimo distanziamento fisico e spaziale, la comunicazione interna è diventata infatti la leva per avvicinarli e tenere coeso il sistema di relazioni. Il Rapporto sulla comunicazione interna CERC è nato con l’obiettivo di rilevare lo sviluppo della funzione e di cogliere il valore che essa apporta al più ampio sistema della comunicazione d’impresa e all’azienda nel suo complesso. È emersa come ancora da sviluppare la componente di ruolo legata alla partecipazione alle decisioni aziendali: in questo senso l’emergenza Covid-19 ha di certo dato un rilevante impulso. Lo studio ha sottolineato inoltre come la digitalizzazione della comunicazione interna sia molto avanzata: ciò ha migliorato la sua capacità di contribuire alla gestione dell’emergenza Covid-19. Ancora, secondo lo studio il focus dell’attività dell’comunicazione interna è sull’allineamento delle persone rispetto ai valori e agli obiettivi aziendali: questo sarà centrale anche nella fase di uscita dalla crisi Covid-19.” sostiene Alessandra Mazzei, Direttore del Centre for Employee Relations and Communication dell’Università IULM.

I risultati del Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane

Il Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane ricostruisce lo stato dell’arte delle pratiche e dei trend della comunicazione interna e delle relazioni organizzative in Italia. In particolare ha indagato se e quanto la comunicazione interna è strategica per le imprese, è gestita in modo manageriale, attiva i collaboratori nel loro ruolo di comunicatori ed è impattata dalla digitalizzazione. Costituisce uno strumento di benchmark grazie al quale ogni azienda può mappare lo stato di sviluppo della propria comunicazione interna nel tempo e rispetto al quadro italiano.

Valore strategico in crescita

Dallo studio è emerso che negli ultimi anni la comunicazione interna sta diventando sempre più strategica: oggi il 56% delle aziende del campione ha una funzione formale dedicata a gestire la comunicazione verso i collaboratori, e nel 65% dei casi questa funzione esiste da meno di 10 anni.

Il top management è molto coinvolto nella definizione degli obiettivi di comunicazione interna nel 66% dei casi. Il ruolo attribuito alla funzione è però ancora per lo più focalizzato su attività specialistiche (media di 3,89 su una scala da 1 a 5): la componente di ruolo strategico, legata alla partecipazione alle decisioni aziendali al di là della comunicazione, è ancora debole (media di 2,95 su una scala da 1 a 5).

Una funzione manageriale

La comunicazione interna viene gestita attraverso metodi e strumenti tipici della pratica manageriale: può dunque dirsi a tutti gli effetti una funzione di management.

Il 49% delle aziende si serve di un piano formale di comunicazione. Il budget attribuito dall’azienda per queste attività esiste quasi sempre e le sue dimensioni sono diversificate. Il 13% delle aziende ha però dichiarato di non disporre un budget dedicato: questo rappresenta un punto critico. La misurazione dei risultati è centrata sui riscontri che ottiene la comunicazione (media di 3,67 su una scala da 1 a 5) e sui suoi effetti (3,60 su una scala da 1 a 5): i referenti di comunicazione interna sono dunque consapevoli che il valore generato dal loro lavoro va misurato oltre i puri strumenti realizzati.

Le aziende interpellate non fanno grande ricorso alle agenzie o ai provider esterni (media di 2,27 su una scala da 1 a 5) e quando lo fanno il motivo è legato principalmente all’accesso a progettualità e soluzioni innovative (media di 3,16 su una scala da 1 a 5) e alla necessità di realizzare iniziative in tempi veloci (media di 2,80 su una scala da 1 a 5).

Comunicare per allineare

La comunicazione interna si focalizza in prevalenza sulla condivisione di messaggi per allineare i collaboratori alla cultura, ai valori e agli obiettivi dell’azienda (media di 4,49 su una scala da 1 a 5). Non sorprende in questo senso che gli strumenti più diffusi siano quelli centrati sul controllo da parte dell’azienda. Non è prioritario invece l’obiettivo di attivare i collaboratori come comunicatori strategici (media di 3,73 su una scala da 1 a 5). La comunicazione tra manager e collaboratori è sostenuta per favorire l’engagement dei collaboratori e quella informale fra le persone è incentivata per condividere conoscenza e favorire lo spirito di gruppo.

I collaboratori non sono ancora molto coinvolti nella comunicazione esterna: il loro ruolo come brand advocate e brand ambassador potrebbe essere maggiormente valorizzato. Quando coinvolti, i collaboratori sviluppano contenuti guidati dalla direzione comunicazione esterna (media di 2,66 su una scala da 1 a 5), vengono valorizzati come testimonial in campagne di comunicazione (media di 2,44 su una scala da 1 a 5) e sono invitati a fare endorsement dei contenuti generati dalla direzione comunicazione esterna (media di 2,41 su una scala da 1 a 5).

Il 66% delle aziende interpellate si è dotata di una social media policy per fornire ai collaboratori linee guida per l’uso dei social media rispetto a temi e situazioni rilevanti per il loro ruolo professionale. Nel 19% dei casi però la social media policy ignora il blurring, cioè la commistione tra vita personale e professionale sugli account social, nel 13% addirittura lo vieta, mentre solo solo nel 7% lo incoraggia.

Digitalizzazione avanzata

La comunicazione interna nelle aziende italiane fa sempre più leva sugli strumenti digitali. La media di utilizzo è infatti 4,17 su una scala da 1 a 5 e l’80% delle aziende dichiara di utilizzarli molto o moltissimo per comunicare con i collaboratori.

Anche i social media interni hanno un alto tasso di adozione: il 63% delle aziende ha adottato piattaforme di social media interni o almeno funzionalità di questo tipo. Il livello di apprezzamento per i social media interni però è alto o molto alto solo nel 43% dei casi. Il principale beneficio riconosciuto ai social media interni è quello di creare nuovi contesti di conversazione fra azienda e collaboratori (media di 3,84 su una scala da 1 a 5), mentre la mancanza di sponsorship da parte di top manager e capi sembra essere la principale causa dello scarso utilizzo da parte dei collaboratori (media di 3,48 su una scala da 1 a 5).

L’evento online di presentazione: dal Rapporto sulla comunicazione interna nelle aziende italiane all’emergenza Covid-19

Nel corso dell’evento di presentazione in videoconferenza, i risultati dello studio sono stati analizzati e commentati con il contributo di esperti accademici e manager di comunicazione alla luce dell’attuale emergenza Covid-19. Gli eventi eccezionali che le imprese hanno gestito in questi ultimi due mesi hanno infatti avuto un impatto rilevante sul ruolo della comunicazione interna in azienda.

L’evento è stato aperto da Giovanna Rocca, Prorettore alla Ricerca dell’Università IULM.

Alessandra Mazzei, Direttore del CERC, e Luca Quaratino, Comitato Scientifico del CERC, hanno presentato i risultati dello studio. In seguito i dati sono stati riletti in funzione dell’attuale emergenza da un panel di esperti: Enrico Bocedi, Corporate Communications Director di Campari Group, Alessandra Cappello, Responsabile Comunicazione interna del Gruppo Unipol, Ivo Ferrario, Direttore Comunicazione e Relazioni esterne di Centromarca, e Deborah Parodi, Internal Communications Manager Italy di Ferrero. Luca Pellegrini, Preside della Facoltà di Comunicazione dell’Università IULM, ha tratto infine le conclusioni del dibattito.

La discussione ha messo in evidenza come l’emergenza Covid-19 abbia innalzato il valore strategico della comunicazione interna. In particolare è stata una leva imprescindibile per mettere al sicuro le persone, definire nuove pratiche di lavoro, diffondere buone abitudini sanitarie. E al contempo per gestire un clima aziendale messo a dura prova e per continuare a tenere ingaggiate le persone in una situazione di massimo distanziamento fisico.

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Centre for Employee Relations and Communication (CERC)

Il Centre for Employee Relations and Communication (CERC) ha la finalità di sviluppare e diffondere cultura della comunicazione e delle relazioni organizzative. Svolge ricerca, divulgazione, formazione e progetti commissionati sui temi delle relazioni e della comunicazione con i collaboratori. È sostenuto da un comitato scientifico che ne assicura la connessione con i principali centri di eccellenza internazionali.

 

Working Group Employee Communication (WG_EC)

Il Working Group Employee Communication (WG_EC) è un progetto speciale del CERC della durata di due anni in partnership con un gruppo limitato di aziende. Realizza un progetto di ricerca su un tema concordato. Le aziende partner e i ricercatori IULM si incontrano 3 volte all’anno per aggiornamenti sui risultati del progetto della ricerca e per approfondimenti su temi di interesse del WG_EC. Gli incontri sono mirati a obiettivi definiti e in un contesto peer to peer.

Nel biennio 2018-2020 il Working Group Employee Communication è stato composto da: Campari Group, Coopselios, Cromology Italia, Eni, Ferrero, Gruppo Unipol, LFoundry, MM,  Sanofi, Saras, Sella, Snam, Unicoop Firenze, Vodafone Italia e Whirlpool EMEA.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina web del WG_EC.