Fare SEO: da dove cominciare?
Se svolta in maniera appropriata, l’attività SEO è in grado di garantire risultati molto importanti dal punto di vista dell’aumento del fatturato. Abbiamo voluto approfondire questo tema con Giovanni Sacheli, consulente SEO di Evemilano.com.
Come iniziare a fare SEO?
In tanti sono convinti che si debba cominciare subito a mettere le mani nell’ottimizzazione delle pagine web e avviare le attività di link building per migliorare le posizioni in serp. A mio avviso, ci sono alcuni step che è necessario compiere prima. Per esempio, serve compiere un’analisi di mercato e poi procedere con la keyword research, che corrisponde alla ricerca delle keyword per i prodotti e per i servizi che si propongono. A questo scopo è molto utile analizzare il modus operandi dei competitor, il che permette di capire anche quali sono i concorrenti con cui si ha a che fare sul web. Non è detto, per altro, che tutte le attività concorrenti nel mondo reale siano presenti anche su Internet.
Come identificare le keyword su cui lavorare?
Dopo aver capito quali sono i concorrenti che compaiono sulla prima pagina di Google, è necessario valutare il loro posizionamento utilizzando dei tool ad hoc: uno dei più usati a questo scopo si chiama Semrush. Tale analisi permette di capire quali sono le parole chiave per cui i competitor sono visibili nei risultati di ricerca: in linea di massima dovrebbero essere le stesse keyword per cui ci si vuole posizionare. Ecco, quindi, che si ha la possibilità – ma anche la necessità – di ottimizzare delle pagine web strategiche con le keyword che sono state identificate. Ci si può anche affidare ad un consulente AdWords – o forse sarebbe il caso di iniziare a chiamare il noto servizio di visibilità pay per clieck con il nome aggiornato Google Ads – per testare il tasso di conversione delle chiavi che
riteniamo più importanti in relazione alle pagine che vogliamo ottimizzare per la SEO.
Come strutturare il sito?
Il sito deve essere progettato in ottica SEO, con un approccio che può variare in base al posizionamento che si intende ottenere sui motori di ricerca. A questo scopo è necessario strutturare il sito con percorsi di navigazione e contenuti che possano aiutare gli utenti a trovare le informazioni di cui sono in cerca. Alcuni progetti sono semplici e non necessitano di uno studio eccessivo per identificare una appropriata struttura del sito; tuttavia ce ne sono altri molto più impegnativi che possono impegnare notevolmente questa fase del lavoro. Nel lavoro di ottimizzazione è fondamentale che ogni pagina sia dedicata a un argomento ben preciso e possa essere raggiunta e interpretata correttamente dai motori di ricerca. Ciò vuol dire ottimizzare numerosi aspetti, dal title ai tag, dalla velocità di caricamento ai contenuti, dalla sicurezza del sito alla link building interna, dagli alt nelle immagini alla pulizia delle Url.
Giovanni Sacheli – consulente SEO
Quanto tempo ci vuole per ottenere le prime posizioni di Google?
Non si può negare che la SEO richieda un bel po’ di pazienza e tanto tempo: non si possono ottenere risultati nel giro di poche settimane, soprattutto se si tratta di scavalcare competitor che magari sono presenti da anni. Nei migliori dei casi servono pochi mesi, ma può anche succedere che occorra più di un anno per arrivare ai risultati sperati. Questo, però, non deve essere un motivo per scoraggiarsi. Tuttavia, ci tengo a sottolineare che non sempre la SEO è indispensabile: o meglio, bisogna essere bravi a valutare se l’investimento che è necessario compiere per raggiungere la prima pagina poi permette di usufruire di un ritorno dell’investimento in linea con le aspettative.
È vero che si possono acquistare dei pacchetti grazie a cui il sito può ottenere dei link?
Qui entriamo nel tema della link building esterna al sito, che rappresenta una questione a dir poco delicata. Anche perché è bene tenere conto del fatto che se la link building è di valore modesto o è fatta male Google può finire per penalizzare il sito. Una penalizzazione consiste in una significativa perdita di posizionamento. Ciò può accadere, per esempio, se i link sono di qualità scarsa, o se sono state effettuate attività di link building non appropriate, o ancora se anchor text e link sono poco differenziati. È bene anche evitare di essere troppo attivi in un lasso di tempo ristretto, perché ciò potrebbe apparire innaturale e sospetto. Capita di essere contattati da aziende che con una link building “fai da te” hanno subito penalizzazioni importanti, in questi casi è necessario procedere ad una analisi dei link in ingresso. Conviene affida
rsi a esperti del settore che conoscano alla perfezione la procedura giusta che deve essere seguita per lo sviluppo di un sito in funzione delle parole chiave per le quali ci si vuol posizionare e sempre tenendo conto del budget di riferimento.
Chi è e che cosa fa Giovanni Sacheli
Giovanni Sacheli ha aperto Eve Milano nel dicembre del 2009. Questo spazio web raccoglie analisi e approfondimenti dedicati alle campagne PPC effettuate con Google Ads, ma tratta anche di ottimizzazione di siti web per Google e tutorial su Web Analytics e WordPress. Dal 2020 Sacheli è unico proprietario di Searcus Swiss Sagl, una SEO agency che ha uffici in Svizzera e in Danimarca; qui si occupa dei progetti SEO per tutte le imprese che hanno intenzione di accrescere la propria visibilità in Rete.