Tricopigmentazione: scopriamo questo innovativo rimedio contro la calvizie
La tricopigmentazione è una tecnica di ultima generazione tramite la quale è possibile simulare il capello all’annoso problema della calvizie, ed è una tecnica che presenta delle peculiarità uniche nel suo genere.
Non esitiamo, dunque, e scopriamo in cosa consiste.
Che cos’è la tricopigmentazione
Iniziamo col dire che la tricopigmentazione non è un trapianto di capelli: sulla testa del paziente, infatti, non vengono impiantati né capelli endogeni né capelli esogeni, eppure il risultato estetico sa rivelarsi assolutamente efficace.
La tricopigmentazione prevede infatti che l’infoltimento delle aree interessate venga simulato utilizzando degli appositi pigmenti, anallergici e biocompatibili, dal colore analogo a quello dei capelli naturali di chi si sottopone al trattamento.
Questa caratteristica rende tale trattamento assolutamente non invasivo: come spiegato nella sezione dedicata alla tricopigmentazione del sito Internet del centro medico tricologico Tricomedit Group, la seduta tramite cui avviene il deposito dei pigmenti non è affatto dolorosa ed è possibile riprendere le normali attività quotidiane immediatamente, a condizione che si rispettino, per alcuni giorni, delle semplici accortezze.
Si può sicuramente affermare che la tricopigmentazione è un trattamento privo di controindicazioni, fermo restando che è sempre opportuno sottoporsi ad una visita tricologica preliminare per avere un quadro chiaro del proprio caso.
Le diverse tipologie di tricopigmentazione
È possibile distinguere due diverse tipologie di tricopigmentazione: quella permanente e quella semipermanente.
Nella tricopigmentazione permanente si utilizzano pigmenti non riassorbibili, mentre in quella semipermanente si fa invece uso di pigmenti riassorbibili, quest’ultima rende la persona libera di scelte future diverse.
Quali risultati possono essere ottenuti con la tricopigmentazione
Chiarito che cos’è la tricopigmentazione e quali sono le tipologie, andiamo ora a scoprire quali sono i risultati che è possibile ottenere: in questo caso è assolutamente corretto parlare al plurale perché questo trattamento può rispondere ad esigenze estetiche molto diverse.
Effetto rasato
L’effetto rasato corrisponde senza dubbio alla maggioranza dei trattamenti di tricopigmentazione, ed è una soluzione ideale per pazienti completamente calvi, o comunque con una quantità di capelli molto ridotta.
In questo caso i pigmenti vanno applicati sull’area da infoltire ricreando appunto l’effetto “rasato”: il colpo d’occhio finale, dunque, non sarà quello di una testa interessata da calvizie, ma di una capigliatura tagliata molto corta, passandovi un rasoio.
Effetto densità
L’effetto densità si rivolge invece ai pazienti che non sono completamente calvi, ma che presentano una capigliatura diradata.
In questo caso, infatti, i pigmenti applicati sul cuoio capelluto vanno ad accostarsi ai capelli naturali del paziente, facendo in modo che la capigliatura sembri più folta nel suo complesso.
Effetto cover
L’effetto cover, infine, è la soluzione ideale per quei pazienti che non sono interessati da una perdita di capelli a carattere generale, ma che devono provvedere alla mancanza di capelli in aree specifiche, ad esempio in corrispondenza di cicatrici.
L’applicazione dei pigmenti su queste zone circoscritte consente dunque di risolvere efficacemente il problema estetico, offrendo un colpo d’occhio uniforme ed armonioso.