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Tiene il vino lombardo, ma in Italia oltre 1.700 imprese in meno

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Il settore vinicolo italiano soffre. E mentre in un anno si registra il 2% in meno di imprese attive nel settore, la Lombardia continua a mantenersi stabile. Bene soprattutto Brescia, Bergamo e Milano. Pavia e Sondrio in ribasso

Vini italiani in difficoltà, in un anno scendono del 2% le imprese attive nel settore, ora sono oltre 1700 in meno. Stabile la situazione in Lombardia. Grazie alla crescita di Brescia (25 imprese in più), Bergamo (7) e Milano (8). A fronte del calo di Pavia (37) e Sondrio (21). Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2007 e 2008. “Un settore importante, quello viticolo e vinicolo – ha  dichiarato Carlo Franciosi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano – legato alla nostra cultura locale e nazionale, portatore dell’immagine italiana  e delle sue regioni nel mondo. In un anno di difficoltà economica diffusa in diversi settori, la lavorazione del vino mostra una riduzione del numero delle imprese, in particolare a livello nazionale, anche se la Lombardia evidenzia una sostanziale tenuta. Occorre una verifica delle motivazioni che sono alla base di questi dati, a partire dai nuovi processi organizzativi e di concentrazione nel settore. Una riduzione legata in molti casi alle difficoltà di ricambio generazionale che ha portato le aziende a essere chiuse o cedute ad altre più organizzate e che riescono meglio a stare sul mercato”.