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La Costa Smeralda non conosce crisi

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Sognare è un lusso che, in fondo, tutti possono permettersi, ma che non tutti possono concretizzare, soprattutto nell'attuale crisi economico-sociale mondiale. In decine si sono così accontentati di assistere ieri notte, dall'esterno, alla prima del "De Luxe, Porto Cervo Rhapsody"

Gioielli, auto, elicotteri, milioni di euro in bella vista, oggetti del desiderio, in mostra nei tremila metri quadri della banchina tirata a lucido di Porto Cervo. Yacht di tutte le misure, compreso il Dilbar, il 110 metri di proprietà del magnate russo Abramovich, auto fatte su misura il cui prezzo non è dato sapere, ma anche bottiglie d'acqua con petali d'oro a 24 carati dal costo di duemila euro. Fra i seicento e gli ottocento gli invitati che hanno assistito anche al concerto di Giusy Ferreri (appena tre canzoni), seguito dal ritmo coinvolgente dei Kool and the gang.

Per l'Osservatorio del Lusso, diffuso nel corso della conferenza stampa di presentazione del De Luxe, la crisi ha ridotto del 10% i consumi di beni di lusso. Secondo lo studio della Cervellini e partners il giro d'affari di 170-175 miliardi di euro che il mondo del lusso ha generato a livello mondiale nel 2008 potrebbe scendere quest'anno a 155 miliardi di euro.