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Il Razionalismo in mostra

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Il nuovo spazio permanete dedicato alla cultura e ricavato all'interno di Fiera Milano ospita la mostra “Razionalismo, matrice del design italiano”, aperta fino al 19 settembre

Fiera Milano si dota di uno spazio permanente dedicato alla cultura, in cui le aziende avranno la possibilità di rappresentare e approfondire gli aspetti storici, culturali, creativi che costituiscono il contesto imprescindibile della loro attività economica. Si comincia subito con un’iniziativa importante: una galleria di mobili – in molti casi pezzi unici – espressione del Razionalismo italiano degli anni ’30 e ’40 nell’arredo: la mostra “Razionalismo, matrice del design italiano”, aperta fino al 19 settembre.

Lo spazio culturale – 200 metri quadrati ospitati nel LEM 1, la prima delle grandi strutture ovoidali che il visitatore, entrando in Fiera da porta Est, trova lungo il cammino – e la mostra che ne avvia l’attività sono stati inaugurati il 4 settembre, in coincidenza con l’apertura di Macef autunno 2009, dal presidente di Fiera Milano, Michele Perini, e dalla curatrice dell’evento Carla Zucchi.

“Parte un’iniziativa ambiziosa e lungamente accarezzata, che sposa le due dimensioni inscindibili dell’uomo: la sua natura di creatore, di homo faber, e la sua spiritualità, la capacità unica di conoscere, esplorare, ideare, interpretare il suo tempo. In una parola, economia e cultura” ha detto Michele Perini.

“Credo che noi siamo un laboratorio ideale. Fiera Milano è per definizione luogo di business e relazioni d’affari: decine di migliaia di aziende presentano ogni anno nei nostri spazi se stesse e ciò che di meglio sanno fare.

Ma dietro ogni azienda, dietro ogni storia, c’è esperienza, conoscenza, passione. Ci è sembrato naturale offrire a queste imprese uno spazio riservato a quella cultura che fa parte del loro vissuto magari più difficile da percepire, ma anche quello che influenza in modo più durevole la società.

Abbiamo cominciato con un omaggio ai Razionalisti perché questa Fiera ha contribuito significativamente a fare di Milano la città del design. E dobbiamo questo status, oggi universalmente riconosciuto, in buona misura al design d’arredo di cui celebriamo ora gli esordi”.