Viaggio nella terra delle bollicine
Quasi 10 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, un centinaio di aziende e 366 soci coinvolti: i numeri del Consorzio per la Tutela del Franciacorta. Alla scoperta di uno dei vini che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy in tutto il mondo
366 soci tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, 97 aziende consorziate e quasi 10 milioni di bottiglie vendute nell’arco di un anno. Sono i numeri del Consorzio per la tutela del Franciacorta. Fondato nel 1990 a Corte Franca, nel Bresciano, e trasferito pochi anni dopo nella sede attuale di Erbusco, il Consorzio è il custode della disciplina di produzione del Franciacorta, erede e ambasciatore dell’antica tradizione storica vitivinicola di uno splendido territorio. Dal controllo sulla produzione alla tutela e alla valorizzazione della denominazione del vino, dalla comunicazione del prodotto e del suo territorio alla verifica della certificazione dell’intera filiera: le attività del Consorzio, presieduto da Maurizio Zanella, sono molteplici. Anche se l’obiettivo rimane principalmente uno: dar vita ad un prodotto che sia sinonimo di qualità superiore e contemporaneamente emblema di una storia costruita grazie alla dedizione dei vignaioli di ieri e di oggi. Per raggiungere questo obiettivo i produttori di Franciacorta hanno puntato sul nuovo disciplinare di produzione, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale a metà 2008 e in assoluto il più rigido al mondo a parità di metodo produttivo. Uno sforzo non indifferente per le aziende che rientrano nel Consorzio e che rappresentano la quasi totalità delle aziende produttrici (il 98 per cento) del pregiato vino.
A confermare la leadership qualitativa del Franciacorta tra le bollicine prodotte con metodo classico sono le guide dei vini 2009: sono stati 33 su un totale di 53 bottiglie i Franciacorta premiati con i massimi riconoscimenti dalle diverse guide del settore, ben il 62 per cento del totale. Incrociando poi i punteggi di tutte le guide, fra le migliori 9 bottiglie in assoluto, ben 6 sono Franciacorta. E anche i dati relativi alla commercializzazione confermano il trend in ascesa: sono state 9.662.691 le bottiglie commercializzate nel 2008, il 16 per cento in più rispetto al 2007, che a sua volta aveva registrato un forte incremento dall’anno precedente. Numeri che, secondo la vicepresidente del Consorzio, Maddalena Bersi Serlini, dimostrano che quello che si sta ottenendo in Franciacorta è un successo straordinario, considerando la congiuntura economica che stiamo attraversando. “Il periodo non è di certo dei migliori – spiega la vicepresidente – ma il fatto di essere una realtà molto compatta ci sta premiando. L’essere un consorzio che raccoglie al suo interno tante cantine unite da un unico obiettivo, e cioè quello di tutelare e promuovere il nostro territorio e i suoi prodotti, ci aiuta ad ottenere dei buoni risultati nonostante la crisi che ha investito il sistema economico. La chiave del nostro successo rimane comunque la qualità: producendo poche bottiglie per noi diventa fondamentale farle al meglio”.
E per far conoscere uno dei luoghi d’eccellenza dell’enologia italiana, da sempre meta irrinunciabile per appassionati e professionisti del mondo del vino, anche quest’anno il Consorzio ha organizzato il Festival Franciacorta. In programma dal 19 al 21 settembre il Festival off rirà la possibilità di trascorrere tre giorni nel territorio bresciano a sud del lago d’Iseo, cogliendo l’occasione per visitare gli angoli più belli della zona, scoprendo cantine, borghi medievali ed incantevoli colline. “E vista la forte crescita delle aziende partecipanti all’evento – spiega la vicepresidente – il Consorzio quest’anno ha deciso di far crescere ancora la manifestazione, trasformandola nel più grande evento del 2009. Il Festival vuole infatti essere un omaggio delle cantine al territorio e a tutte le persone che hanno creduto in questo progetto”. E così a Villa Lechi, sede storica del Festival, quest’anno si aggiunge anche Casa Marchetti, splendida dimora in stile palladiano costruita fra il XVI e il XVII secolo. Lo spazio totale a disposizione dei partecipanti sfiora i 10.000 metri quadrati. L’appuntamento è con 62 cantine che per i tre giorni del Festival offrono in degustazione oltre 120 etichette di Franciacorta. Momento clou del Festival sono i banchi d’assaggio, dove si possono degustare, in un’elegante atmosfera, i Franciacorta Brut e Satèn, gli irripetibili Millesimati, i Non Dosati e i Rosé, sotto la guida attenta e disponibile di enologi e produttori.
Ritratto azienda
Il Franciacorta è stato il primo brut italiano, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Oggi le sue etichette recano solo la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino. Solo 10 sono le denominazioni che in tutta Europa godono di tale privilegio e di queste sono solo tre i prodotti ottenuti con la rifermentazione in bottiglia: Cava, Champagne e Franciacorta. Le aziende che rientrano nel consorzio sono Cantine storiche, diventate oggi moderne cattedrali di tecnologia enologica, producono non solo il Franciacorta nelle sue diverse tipologie (Satèn, Rosé, Millesimato, Riserva) ma anche Curtefranca doc Bianco e Rosso e Sebino Igt, i vini fermi della Franciacorta. Il crescente apprezzamento del prodotto in tutto il mondo si riscontra non solo dall’incremento delle vendite, ma anche dalla crescita degli ettari di terreno rivendicati alla Docg, passati dai 2115 del 2007 ai 2283 ettari nel 2008 (+150% rispetto al 2000).