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Con i saloni un indotto di 250 milioni di euro per la Lombardia

Tra Salone del Mobile, eventi collaterali e fuori Salone solo per turismo e allestimenti Milano beneficerà di 185 milioni di euro, la Brianza di oltre 20 milioni di euro, Varese di 14 milioni di euro

Tra Salone, eventi collaterali e fuori Salone, i cinque giorni dedicati a mobile e design generano un indotto in Lombardia, solo per il turismo e per l’artigianato di servizio, di oltre 250 milioni di Euro. A beneficiarne maggiormente è Milano con più di 185 milioni di euro, per lo più distribuiti nel sistema ricettivo (80 milioni di euro).

In Brianza l’indotto dell’edizione 2010 del Salone è di oltre 20 milioni di euro, creato soprattutto dalle attività di artigianato di servizio (quasi 16 milioni di euro). La provincia di Varese assorbe con il Salone del Mobile 14 milioni di euro, quella di Como oltre 12 milioni di euro. Del resto, il design e il legno arredo rappresentano un’eccellenza e una specificità del territorio lombardo, tanto che il valore del loro brand per Milano e la Brianza è di quasi 89 miliardi di Euro, dei quali più di 46 miliardi sono relativi a Milano, oltre 24 miliardi a Monza e Brianza e 18 miliardi a Como. E’ quanto emerge da stime dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, all’interno del progetto ERI – Economic Reputation, Index, a partire da Anholt Brand Index, che tiene conto, tra l’altro, del turismo dello shopping del design, della consistenza delle imprese del settore, dell’import-export e del Pil (dati Anholt Brand Index, Registro Imprese, Istat, Censis, Isnart, Istituto Tagliacarne, Ciset e Cosmit).

“Il Salone Internazionale del Mobile – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – insieme a tutte le altre iniziative legate al design possiedono un valore che non si esaurisce nel mero indotto economico, ma diventano anche il simbolo di come Milano, la Brianza e la Lombardia si posizionino con un ruolo centrale e trainante su questo tema. L’evento rappresenta un’occasione in più per favorire la ripresa, che passa attraverso la qualità, la capacità di innovare, di essere globali e di puntare sulla formazione dei giovani, gli anarchici della creatività.”