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Economia/Imprese

Libertà d’impresa, all’esame il Ddl

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Per aprire un’impresa arriva la “responsabilità personale”. E’ quanto prevede il ddl costituzionale sulla libertà di impresa che oggi sarà all’esame del consiglio dei ministri. L’obiettivo sarebbe quello di superare le troppe regole che limitano la rapidità delle iniziative economiche.

Meno vincoli, controlli ex-post e responsabilità personale per rilanciare la libertà d’impresa. Si basa su questi principi la legge di modifica degli articoli 41 e 118 della Costituzione sull’iniziativa economica che oggi vedrà il via libera del Cdm. Per avviare un’attività basterà una segnalazione autocertificata. La modifica, fortemente voluta dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, punta a “liberare” l’economia da regole e burocrazia giudicate responsabili dello stallo della competitività italiana.

Non ci si può “illudere” che “tutto possa continuare come prima” visto che c’è ora la competizione globale. Bisogna superare le «troppe regole” e “dobbiamo o possiamo, per salire, scaricare una parte della zavorra”, è scritto nella relazione che accompagna il ddl cosituzionale anticipata dall’Ansa. I primo dei 4 commi in cui si articola il ddl prevede che per aprire un’impresa basti la “responsabilità personale”. L’articolo 41 della Costituzione verrà così integrato: “La Repubblica promuove il valore della responsabilità personale in materia di attività economica non finanziaria. Gli interventi regolatori dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali che riguardano le attività economiche e sociali si informano al controllo ex post”.

All’articolo 118 della Carta viene invece aggiunto: «Stato, Regioni ed Enti locali riconoscono l’Istituto della segnalazione di inizio attività e quello della auto certificazione, lo estendono necessariamente a tutte le ipotesi in cui è ragionevolmente applicabile, con esclusione degli ambiti normativi ove le leggi prevedono fattispecie di delitto o che derivano direttamente dalla attuazione delle normative comunitarie o internazionali”. Il Consiglio dei ministri, anche se l’argomento non compare nell’ordine del giorno ufficiale, esaminera’ una bozza di disegno di legge costituzionale in 4 commi sulla liberta’ d’impresa su cui nelle scorse settimane si sono espressi sia il premier Berlusconi sia il ministro dell’Economia Tremonti.